THE
INCIDENCE OF SUDDEN CARDIAC DEATH IN THE GENERAL POPULATION Straus SMJM, Bleumink
GS, Dieleman JP, et al. Journal of Clinical Epidemiology 2004; 57:98-102 RIASSUNTO CONTESTO
L'obiettivo di questo studio è stata la determinazione dell'incidenza di
morte cardiaca improvvisa in una popolazione generale (olandese). METODI
E' stato disegnato uno studio di coorte nell'ambito del progetto Integrated Primary
Care Information (IPCI), un database con tutti i dati clinici di 150 medici di
medicina generale in Olanda. Lo studio di popolazione comprendeva 249.126 soggetti
e un follow-up medio di 2,54 anni. RISULTATI Nel periodo considerato
sono stati accertati 4.892 decessi, dei quali 582 sono stati classificati come
(probabile) morte cardiaca improvvisa. L'incidenza complessiva di questo evento
nella popolazione in esame era di 0,92 casi su 1.000 anni-persona (95% IC 0,85-0,99).
Il rischio era 2,3 volte più elevato negli uomini rispetto alle donne ed
aumentava con l'età. L'incidenza di morte cardiaca improvvisa raggiungeva
il culmine nel mese di ottobre ed era al minimo nel mese di agosto. CONCLUSIONI
L'incidenza di morte cardiaca improvvisa nella popolazione generale olandese era
quasi di 1 su 1.000 anni-persona per anno durante il periodo 1 gennaio 1995/1
aprile 2001. La maggior parte dei decessi si è verificata a casa. COMMENTO La
malattia cardiovascolare è la più comune causa di morte naturale
nei paesi industrializzati, malgrado una riduzione sostanziale delle percentuali,
corrette per età, di morte per cause cardiovascolari negli ultimi decenni.
Fra tutti i decessi causati da patologie cardiache, il 50% circa è di natura
"improvvisa". La morte cardiaca improvvisa è definita come morte
naturale dovuta a cause cardiache, preannunciata da una perdita di conoscenza
inaspettata nell'arco di 1 ora dall'insorgenza dei sintomi acuti. Sebbene possa
essere presente una malattia cardiaca pre-esistente, tempo e modalità del
decesso sono inaspettati per definizione. L'obiettivo dello studio era di verificare
in modo più accurato l'incidenza di morte cardiaca improvvisa in una popolazione
generale olandese sulla base delle più recenti linee guida. Tutti i
dati sono stati recuperati dal progetto Integrated Primary Care Information
(IPCI), un database osservazionale longitudinale, con informazioni computerizzate
sui pazienti di un gruppo di 150 medici di medicina generale in Olanda. La
popolazione studiata comprendeva 431.942 soggetti, dei quali 253.500 avevano un'età
uguale o superiore a 18 anni e una presenza nel database IPCI di almeno 365 giorni.
Dopo aver escluso i pazienti con diagnosi di tumore, lo studio di popolazione
comprendeva 249.126 soggetti che avevano un'età media di 40 anni e di cui
il 49,1% era di sesso maschile. Sono stati accertati 4.892 decessi, 582 dei quali
classificati come probabile morte cardiaca improvvisa. L'età media di questi
soggetti deceduti era di 72 anni e la maggior parte di essi (59,3%) era di sesso
maschile. L'età media dei soggetti maschi era significativamente più
bassa rispetto a quella dei soggetti di sesso femminile (70 vs 76, p<0,01).
Dei 582 decessi, 228 (39,2%) non erano documentati e la maggior parte di questi
si erano verificati più frequentemente nelle donne (48,9%) piuttosto che
negli uomini (32,5%, p<0,01). L'incidenza complessiva di morte cardiaca
improvvisa in questa popolazione era 0,92/1.000 anni-persona (95% IC 0,85-0,99).
L'incidenza aumentava con l'età: da 0,09/1.000 anni-persona (0,07-0,13)
per i soggetti con età compresa fra 18 e 50 anni, a 8,53/1.000 anni-persona
(7,33-9,89) per i soggetti al di sopra degli 80 anni. La percentuale grezza
di incidenza di morte cardiaca improvvisa negli uomini (1,12/1.000 anni-persona;
0,99-1,23) era significativamente più alta rispetto al tasso di incidenza
nelle donne (0,75/1.000 anni-persona; 0,65-0,83). Da questo studio è
emersa l'evidenza che l'incidenza di morte cardiaca improvvisa nella popolazione
generale olandese è di circa 1 su 1.000 anni-persona e che aumenta con
l'età e varia in base al sesso, al mese di calendario e al giorno della
settimana. La prevenzione della malattia arteriosa coronarica rappresenta la
migliore strategia a lungo termine per affrontare il problema dell'arresto cardiaco
improvviso. La variazione stagionale di questa sindrome è stata argomento
di studi precedenti. Questo studio ha confermato che l'incidenza era più
bassa in agosto, mentre aveva il suo culmine in ottobre. La variazione settimanale
nei paesi industrializzati sembra essere correlata a stress lavorativo poichè
la maggior parte dei casi si verifica di lunedì e martedì. Inoltre
la maggior parte dei casi si è verificata all'interno delle mura domestiche. |