RISK
OF MORTALITY AND CARDIOVASCULAR DISEASE ASSOCIATED WITH THE ANKLE-BRACHIAL
INDEX: SYSTEMATIC REVIEW
Heald CL, Fowkes FGR, Murray GD, Price JF
Atherosclerosis 2006; 189:61-9
Molti studi indicano che l'indice caviglia-brachiale (ABI) è
un marker di aterosclerosi generalizzata e il test è usato correntemente
nella pratica clinica per l'accertamento di malattie a carico delle arterie
periferiche degli arti inferiori; sulla base della nota associazione tra
queste patologie e altre forme aterosclerotiche, è stata studiata
la relazione tra ABI e mortalità e morbilità CV.
RIASSUNTO
OBIETTIVI Determinare la forza e la consistenza con le quali un
basso indice caviglia-brachiale (ABI), misurato nella popolazione generale,
è associato ad un aumentato rischio di eventi cardiovascolari e/o
morte successiva. METODI Le sorgenti principali degli studi sono
state Medline, Embase, liste di bibliografia, fonti non convenzionale
e studi noti agli esperti. Gli end point principali erano la mortalità
per tutte le cause, le malattie coronariche fatali e non fatali e l'ictus.
Sono stati considerati gli studi longitudinali nei quali i partecipanti
fossero rappresentativi della popolazione generale (tutte le età
ed entrambi i sessi), che avevano usato qualsiasi metodo standard per
la misura e il calcolo dell'ABI. Sono stati esclusi studi nei quali i
partecipanti erano stati selezionati sulla base della presenza di malattie
preesistenti o erano in fase post-operatoria (per esempio angioplastica
o impianto di protesi nelle arterie periferiche).
RISULTATI sono stati inclusi 11 studi che comprendevano 44.590
soggetti di sei differenti paesi. Nonostante l'eterogeneità clinica
tra gli studi, i risultati erano notevolmente coerenti nel dimostrare
un aumento del rischio di malattie cardiovascolari cliniche associato
ad un basso ABI. Un ABI basso (<0,9) era associato ad un aumento del
rischio di mortalità per tutte le cause (RR di tutti gli studi:
1,60; IC 95% 1,32-1,95), mortalità cardiovascolare (1,96; 1,46-2,64)
e ictus (1,35; 1,10-1,65), dopo correzioni per età, sesso, fattori
di rischio CV convenzionali e CVD prevalente.
CONCLUSIONI L'indice caviglia-brachiale può aiutare a identificare
individui asintomatici nella popolazione generale che hanno un rischio
più alto di incorrere in eventi CV. Sono necessarie valutazioni
più accurate sulle potenzialità e ricadute derivanti dall'incorporazione
della misurazione dell'ABI nei programmi di prevenzione cardiovascolare.
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