ASPIRIN
USE AND BREAST CANCER RISK: A META-ANALYSIS AND META-REGRESSION OF OBSERVATIONAL
STUDIES FROM 2001 TO 2005
Mangiapane S, Blettner M, Schlattmann P, et al.
Pharmacoepidemiol Drug Saf, pubblicato on line il 22 ottobre 2007
Questa metanalisi di studi sull'uso di aspirina e sul rischio di
cancro al seno pubblicati tra il 2001 e il 2005 rafforza l'ipotesi di
un'associazione di tipo protettivo tra l'assunzione del farmaco e il rischio
di tumore.
RIASSUNTO
SCOPO Esaminare i recenti studi sull'uso di aspirina e il rischio
di cancro al seno pubblicati dal 2001 al 2005 e produrre una meta-analisi
per indagare sulle ragioni dell'eterogeneità tra i singoli studi
e per analizzare la relazione dose-risposta, considerando la frequenza
e la dose assunta.
METODI Sono stati sistematicamente ricercati studi di coorte e
studi caso-controllo dal 2001 al 2005, che avessero valutato l'associazione
tra aspirina e rischio di cancro al seno. E' stata calcolata una stima
cumulata del rischio relativo (RR), sono state indagate le cause di eterogeneità
tra i singoli studi ed è stata analizzata a relazione dose-risposta
usando modelli a effetti misti random.
RISULTATI Sono stati identificati 10 studi che rispondevano ai
criteri di inclusione. La stima combinata dell'RR era 0,75 (IC al 95%
0,64-0,88) usando modelli a effetti misti random. L'eterogeneità
tra gli studi non poteva essere spiegata da covariate dovute al tipo di
studio o alla popolazione analizzata. La combinazione di frequenza e durata
d'uso di aspirina portava ad una significativa relazione inversa dose-risposta
tra l'uso del farmaco e il rischio di tumore al seno. Ogni anno in terapia
addizionale riduceva il rischio di cancro al seno di circa il 2%.
CONCLUSIONI Questa meta-analisi supporta l'evidenza attuale che
l'aspirina può ridurre il rischio di cancro al seno. Inoltre, sembra
esistere una relazione dose-risposta. Tuttavia, i risultati devono essere
intrerpretati attentamente, dal momento che le categorie esposte erano
definite in modi molto omogenei nei vari studi e ciò potrebbe indebolire
la validità delle stime cumulate.
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