INCIDENCE
OF CARDIOVASCULAR DISEASE AND CANCER IN ADVANCED AGE: PROSPECTIVE COHORT
STUDY
Driver JA, Djoussé L, Logroscino G, et al.
BMJ 2008; 337:a2467
In questa ampia coorte prospettica di medici americani senza condizioni
patologiche gravi all'arruolamento, l'incidenza di malattie cardiovascolari
maggiori aumentava esponenzialmente con l'età dopo i 90 anni, mentre
quella di cancro mostrava un picco nei soggetti di 80-90 anni, e successiva
riduzione.
RIASSUNTO
CONTESTO Cardiopatie, cancro e ictus sono le principali cause di
morbilità e mortalità nei Paesi sviluppati. Il loro impatto
è destinato a crescere nelle prossime generazioni come risultato
dell'aumento dell'aspettativa di vita. L'età è probabilmente
il maggior fattore di rischio per CVD e cancro e ne aumenta l'incidenza
in maniera esponenziale tra i 40 e gli 80 anni. La misurazione e l'interpretazione
di questo parametro nelle fasce di età avanzata è complesso.
Bassi tassi di incidenza tra gli anziani possono riflettere una riduzione
dello screening e della sorveglianza medica piuttosto che una reale diminuzione
del rischio. L'esposizione ai fattori di rischio ambientali e comportamentali
può essere molto diversa tra soggetti giovani e anziani. Inoltre,
le misure tradizionali di incidenza cumulata sovrastimano il reale rischio
di malattia quando sono alti i rischi di morte per altre cause.
OBIETTIVO Indagare l'influenza dell'aumento dell'età sull'incidenza
e sul rischio negli anni di vita rimanenti di malattie cardiovascolari
e cancro in una coorte di anziani.
DISEGNO Studio di coorte prospettico.
SETTING Stati Uniti.
PARTECIPANTI 22.048 dottori maschi di 40-48 anni di età
senza patologie rilevanti nel 1982.
END POINT PRINCIPALI Incidenza e rischio negli anni di vita rimanenti
di malattie cardiovascolari maggiori (infarto miocardico, ictus e morte
per cause cardiovascolari) e cancro.
RISULTATI Sono stati confermati 3252 eventi cardiovascolari maggiori
e 5400 tumori incidenti in 23 anni di follow-up. L'incidenza di CVD maggiori
continuava ad aumentare fino all'età di 100 anni. Ad 80 anni di
età, tuttavia, le patologie CV maggiori erano più facilmente
diagnosticate alla morte. L'incidenza di cancro raggiungeva un picco nei
soggetti di 80-89 anni, poi diminuiva. I tumori identificati tramite screening
erano responsabili di gran parte della diminuzione, mentre per molti tipi
di cancro per cui non esisteva screening l'incidenza continuava ad aumentare
fino a 100 anni di età. L'incidenza cumulata non aggiustata sovrastimava
il rischio di CVD del 16% e di cancro dell'8,5%. A 40 anni, il rischio
di cancro negli anni di vita rimanenti era di 45,1% (IC al 95% 43,8%-46,3%)
e a 90 anni di 9,6% (7,2%-11,9%). A 40 anni, il rischio di CVD maggiori
negli anni di vita rimanenti era 34,8% (33,1%-36,5%) e a 90 anni 16,7%
(12,9%-20,6%).
CONCLUSIONI In questa coorte prospettica di uomini, l'incidenza
di nuove CVD continuava ad aumentare dopo gli 80 anni, ma queste erano
per lo più identificate alla morte. La riduzione dell'incidenza
di cancro più tardi nella vita sembrava ampiamente dovuta ad una
diminuzione dei tumori solitamente identificati tramite screening. Questi
risultati suggeriscono che i soggetti con 80 o più anni risentono
di un sostanziale aumento delle patologie non identificate. Il rischio
negli anni rimanenti di vita raggiungeva il plateau nella decima decade.
Ciò può essere dovuto ad una riduzione della diagnosi e
della tendenza del paziente a riferire i sintomi, così come ad
una maggior resistenza alle patologie in coloro che sopravvivono fino
ad età avanzate. Stime accurate del rischio di malattia nella popolazione
anziana richiedono aggiustamento per gli altri rischi di mortalità.
Incidenza di cancro e CVD per età
Incidenza età-specifica di CVD maggiori confermate per tipo di
primo evento
(infarto miocardico non fatale, ictus non fatale e morte per cause cardiovascolari)
Incidenza età-specifica di CVD maggiori rispetto all'angina e alle
procedure di rivascolarizzazione come primo evento CV
Incidenza età-specifica di tutti i tipi di cancro rispetto a tipi
specifici individuati per screening
(prostatico, colorettale, melanoma) e tumori per i quali non esiste uno
screenung specifico
Effetto dell'aggiustamento per i rischi di mortalità sul rischio
cumulato di cancro e CVD
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