RIASSUNTO
Questo studio ha comparato i livelli di pressione arteriosa (PA) tra soggetti
con ansia clinica e disordini depressivi e controlli sani. I dati cross-sezionali
son stati ottenuti in un ampio studio di coorte, il Netherlands Study
of Depression and Anxiety (N=2981). I partecipanti sono stati classificati
come controlli (N=590) o come soggetti con depressione corrente, depressione
attualmente controllata o soggetti ansiosi (N=2028), dei quali 1.384 usavano
antidepressivi mentre 664 non ne facevano uso. L'analisi di regressione
ha calcolato i contributi di ansia e disordini depressivi e dell'uso dei
antidepressivi alla PA sistolica e diastolica, dopo il controllo per covariate
multiple. Misure del ritmo cardiaco e della sua variabilità sono
state quindi aggiunte per provare se gli effetti di ansia/depressione
o della terapia fossero mediati dal controllo vagale sul cuore. È
stata osservata una pressione diastolica media più alta fra i soggetti
attualmente ansiosi (beta=0,932; p=0,03), anche se non è stata
trovata una correlazione significativa tra ansia e rischio di ipertensione.
I soggetti con patologia controllata e quelli attualmente depressi avevano
una pressione sistolica media più bassa (beta=-1,74; p=0,04 e beta=-2,35;
p=0,004, rispettivamente) ed erano significativamente meno tendenti a
sviluppare ipertensione sistolica isolata rispetto ai controlli. Gli utilizzatori
di antidepressivi triciclici avevano valori pressori sistolici e diastolici
medi più alti e più facilmente mostravano ipertensione di
grado 1 (odds ratio 1.90; IC al 95% 0,94-3,84; p=0,07) e di grado 2 (OR
3,19; 1,35-7,59; p=0,008). Gli utilizzatori di antidepressivi con meccanismo
serotoninergico e noradrenergico tendevano di più ad avere ipertensione
di primo grado. Lo studio ha dimostrato che il disordine depressivo è
associato con pressione sistolica bassa e minor frequenza di ipertensione,
mentre l'uso di certi antidepressivi è associato a pressione sistolica
e diastolica alte e a ipertensione.
Lo studio sembra contraddire la teoria seconda la quale le persone depresse
sono più vulnerabili ai problemi cardiovascolari, perche la loro
depressione aumenta il rischio di sviluppare ipertensione. Gli autori
dello studio si sono domandati perché i pazienti depressi abbiano
una bassa PA. In primo luogo, questi pazienti potrebbero tendere di più
a usare trattamenti antipertensivi, anche se questo studio non ha rilevato
più utilizzatori di questi farmaci nei gruppi con una diagnosi
psichica, e i risultati erano simili quando si escludevano tali soggetti
dall'analisi. Un'altra spiegazione potrebbe essere che sia la depressione
che la alta PA abbiano una causa comune, per esempio un malfunzionamento
nel metabolismo che aumenta o diminuisce i livelli di certi ormoni, metaboliti,
o neurotrasmettitori. Forse la spiegazione più attendibile è
che alti livelli pressori possano causare depressione.
Pressione
media sistolica e diastolica
per psicopatologia e classe di farmaci

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