USO DI PARACETAMOLO E RISCHIO DI CANCRO ALLA PROSTATA



A LARGE COHORT STUDY OF LONG-TERM ACETAMINOPHEN USE AND PROSTATE CANCER INCIDENCE
Jacobs EJ, Newton CC, Stevens VL, Gapstur SM
Cancer Epidemiol Biomarkers Prev, pubblicato on line il 17 maggio 2011


Assumere almeno 30 compresse al mese di paracetamolo per 5 o più anni riduce il rischio di cancro alla prostata dal 38%. È quanto emerso dalla seconda ricerca che indaga il rapporto tra consumo nel lungo periodo di paracetamolo e questa tipologia di cancro.

RIASSUNTO
CONTESTO L'uso di aspirina o altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), in particolare l'uso a lungo termine, è stato associato con un rischio moderatamente ridotto di cancro alla prostata in studi epidemiologici precedenti. Paracetamolo, un antidolorifico di uso comune, non è tradizionalmente considerato un FANS, ma può avere effetti anti-infiammatori. Pochi studi hanno esaminato l'associazione tra l'uso di paracetamolo a lungo termine e l'incidenza di cancro alla prostata.
METODI E' stata esaminata l'associazione tra assunzione di paracetamolo e incidenza del cancro alla prostata tra 78.485 uomini nella Cancer Prevention Study II Nutrition Cohort. L'informazione sul consumo del farmaco è stata ottenuta da un questionario compilato al momento dell'iscrizione allo studio nel 1992, e aggiornata con follow-up nel 1997 e successivamente ogni due anni. I rischi relativi sono stati stimati utilizzando modelli di regressione a rischi proporzionali. Tutti i modelli sono stati aggiustati per età, razza, istruzione, indice di massa corporea, diabete, uso di FANS e storia del test di dosaggio dell'antigene prostatico specifico (PSA).
RISULTATI Durante il follow-up dal 1992 al 2007, sono stati identificati 8092 casi
incidenti di cancro alla prostata. L'uso corrente regolare di paracetamolo (>30 pillole al mese) per >5 anni era associato a un minor rischio di tutti i tipi di cancro alla prostata (RR 0,62; IC 95% 0,44-0,87) e a una minor aggressività del tumore (RR 0,49; 0,27-0,88). L'uso corrente regolare di durata inferiore a 5 anni non era associato al rischio di cancro alla prostata.
CONCLUSIONI Questi risultati suggeriscono che l'uso prolungato e regolare di paracetamolo possa essere correlato a un rischio
inferiore di cancro alla prostata.
IMPATTO Se l'associazione tra uso di paracetamolo e minor rischio di cancro della prostata sarà confermata, essa potrà fornire ipotesi sui meccanismi biologici sottostanti la carcinogenesi della prostata.