CELECOXIB-INDUCED
METHEMOGLOBINEMIA
Kaushik P, Zuckerman SJ, Kaushik R et al.
Ann Pharmacother 2004; 38: 1635-1638
OBIETTIVO
Descrivere un primo caso di metaemoglobinemia in un paziente in terapia
con celecoxib per osteoartrite.
IL CASO Un uomo di 72 anni, afro-americano, ha sviluppato
un acuto stato confusionale (ACS) un mese dopo aver assunto celecoxib
per la cura dell'osteoartrite presente a livello delle articolazioni del
ginocchio. Non è stata identificata alcuna causa possibile dello
stato confusionale, ovvero eventuali fattori responsabili di encefalopatia
metabolica, di meningoencefalite, di danno cerebrovascolare o di intossicazione
da farmaci. Dagli esami di laboratorio è emersa la presenza di
una grave metaemoglobinemia (frazione serica di metaemoglobina 9%; range
di riferimento 0-0,2%). Dopo l'inizio di una terapia con blu di metilene,
i sintomi migliorarono sostanzialmente, il livello di metaemoglobina nel
sangue scese a 0,7% e in sostituzione di celecoxib gli furono prescritti
riboflavina e acido ascorbico per via orale. Alla visita di controllo
dopo due mesi il paziente non presentava alcun sintomo di ricomparsa di
ACS.
DISCUSSIONE Celecoxib è un farmaco antiinfiammatorio
non steroideo che inibisce in modo selettivo la COX-2. Una acuta metaemoglobinemia
può presentarsi come una sindrome con sintomi non specifici, quali
mal di testa, nausea, stanchezza, dispnea e letargia; questi possono poi
peggiorare fino a causare depressione respiratoria, coma, shock, attacchi
epilettici e morte. In letteratura sono già presenti casi di severa
metaemoglobinemia indotta da numerosi farmaci, tra cui soprattutto le
solfonamidi, ma non è mai stata osservata in una terapia con celecoxib.
L'uso della scala di probabilità di Narajo ha indicato una correlazione
probabile tra le manifestazioni cliniche della metaemoglobinemia e l'assunzione
di questo farmaco.
CONCLUSIONI Celecoxib può essere associato ad acuta
metaemoglobinemia. La rapida diagnosi di questa condizione patologica,
la sospensione del farmaco ed il trattamento con farmaci agonisti (blu
di metilene, acido ascorbico, riboflavina) possono risolvere questa condizione
potenzialmente grave.
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