THE IMPACT OF POLYPHARMACY ON TOXICITY FROM CHEMOTHERAPY IN ELDERLY
PATIENTS: FOCUS ON CYTOCHROME P-450 INHIBITION AND PROTEIN BINDING EFFECTS
Popa M
American Society of Clinical Oncology (ASCO). 44th Annual Meeting.
Presentato il 2 giugno 2008
Questo studio fornisce ai medici informazioni rilevanti per guidare
il trattamento chemioterapico e monitorare i pazienti in terapia.
RIASSUNTO
PREMESSE Le interazioni farmaco-farmaco e farmaco-patologia sono
questioni di notevole rilevanza clinica negli anziani. Fra gli anziani
che assumono più di 3 farmaci, il 33% viene riospedalizzato entro
6 mesi dalla dimissione. Le interazioni tra farmaci possono inoltre essere
rilevanti nella tossicità da chemioterapia. Esempi pratici di ciò
sono l'interazione tra ketoconazolo e irinotecan, mediata dall'inibizione
del citocromo P450, e tra oxaliplatino e warfarin, probabilmente attribuibile
alla competizione per il legame alle proteine plasmatiche.
METODI Per determinare l'impatto della politerapia sulla tossicità
da chemioterapia, è stata esaminata una coorte di 290 pazienti
con più di 70 anni, sottoposti a chemioterapia presso il Moffitt
Cancer Center. Analisi precedenti, condotte usando l'effetto di inibizione/induzione
del Cyp450 non pesata, avevano fatto scoprire interazioni di valore vicino
alla significatività e livelli di albumina predittivi di tossicità
non ematologica. Le analisi sono state quindi raffinate pesando gli effetti
sulla base della forza dell'inibizione o dell'induzione. È stato
inoltre determinato l'impatto della competizione per le proteine plasmatiche
dei farmaci ad alta affinità (frazione legata alle proteine >50%).
In seguito è stata usata la regressione logistica stepwise
per determinare i predittori di tossicità ematologica di grado
4 (G4H) e non ematologica di grado 3 o 4 (G3-4NH). Il software CART è
stato impiegato per determinare l'eterogeneità degli effetti.
RISULTATI L'analisi ha mostrato che i pazienti avevano più
probabilità di andare incontro ad effetti collaterali ematologici
severi (es. bassa conta delle cellule ematiche) quando assumevano contemporaneamente
farmaci che interferivano con il legame alle proteine (es: amlodipina,
omeprazolo, celecoxib); una tossicità non ematica da moderata a
severa (es. affaticamento, diarrea) era più probabile in caso di
assunzione di farmaci che inibiscono il CYP450 (es. ketoconazolo e amiodarone).
Altri fattori, quali stadio del tumore, funzionalità renale e IMC
erano altresì in grado di influenzare l'interazione tra antitumorali
e altri farmaci. I dati relativi alla chemioterapia anti-tumorale negli
anziani sono limitati e questo studio fornisce ai medici importanti informazioni
per guidare il trattamento e tenere i pazienti sotto controllo.
In modelli unconstrained (*) per confrontare le stime parametriche
fornite per i diversi gruppi, è stato stimato un modello in cui
tutte le relazioni causali tra i costrutti sono a priori imposte uguali
tra i due gruppi (constrained model). Successivamente le relazioni vengono
"liberate" una a una, lasciando libero il Software di stimarle,
e si guarda se la rimozione dei vincoli di uguaglianza porta a un aumento
statisticamente significativo del chi-quadro. La presenza/assenza di variazioni
significative nel chi-quadro tra il modello constrained e quello
unconstrained fornisce risposte sulla significatività della
differenza nelle stime parametriche tra i due gruppi). Una più
alta probabilità di G4H era predetta da: elevata competizione per
il legame alle proteine (p=0,003), invasione del midollo osseo (p=0,027),
stadio del tumore (p=0,005), valore medio di bilirubinemia (p=0,025) e
conta media degli eritrociti durante la chemioterapia (p=0,012); un'alta
probabilità di G3-4NH era invece predetta da un valore più
elevato di IMC (p=0,048), stadio del tumore (p=0,029), valori più
bassi di albuminemia durante la chemioterapia (p=0,005) e di AST prima
dell'inizio del trattamento (p=0,018). Quando l'immissione dei dati era
prefissata con lo score MAX2 (**) e l'interazione a livello del citocromo
p450 ed il legame competitivo alle proteine erano inseriti per primi,
lo score MAX2 (p=0,016) e il legame alle proteine (p=0,009) erano predittivi
di una più alta probabilità di tossicità ematica,
mentre nessun predittore influenzava significativamente la tossicità
non ematologica. Le analisi CART indicavano un effetto dominante di MAX2
sulla tossicità G4H e dell'albuminemia media sulla tossicità
G3-4NH, senza eterogeneità maggiore.
CONCLUSIONI Questi risultati suggeriscono che i fattori di distribuzione
dei farmaci influenzano in modo significativo la tossicità della
chemioterapia negli anziani. Il ruolo della competizione per le proteine
necessita di ulteriori approfondimenti.
(*) Per confrontare le stime parametriche fornite per i
diversi gruppi, è stato stimato un modello in cui tutte le relazioni
causali tra i costrutti sono a priori imposte uguali tra i due gruppi
(constrained model). Successivamente le relazioni vengono "liberate"
una a una, lasciando libero il Software di stimarle, e si guarda se la
rimozione dei vincoli di uguaglianza porta ad un aumento statisticamente
significativo del chi-quadro. La presenza/assenza di variazioni significative
nel chi-quadro tra il modello contrained e quello unconstrained
fornisce risposte sulla significatività della differenza nelle
stime parametriche tra i due gruppi.
(**) L'indice MAX2 consente di aggiustare la tossicità di differenti
regimi chemioterapici per il confronto.
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