ACUTE
MIGRAINE MEDICATIONS AND EVOLUTION FROM EPISODIC TO CHRONIC MIGRAINE:
A LONGITUDINAL POPULATION-BASED STUDY
Bigal ME, Serrano D, Buse D, et al.
Headache 2008; 48:1157-1168
Questo studio mostra che l'uso di farmaci sintomatici per alleviare il
dolore emicranico (barbiturici, oppiacei, FANS) potrebbe indurre una cronicizzazione
dell'emicrania. In attesa di evidenze provenienti da studi randomizzati
gli autori dello studio suggeriscono cautela nell'uso di questi farmaci,
soprattutto negli individui con frequenti attacchi di mal di testa.
RIASSUNTO
CONTESTO Nonostante si ritenga che il principale fattore che porta
alla progressione da emicrania episodica a emicrania cronica o trasformata
sia l'abuso di farmaci sintomatici, si hanno a disposizione pochi dati
provenienti da studi longitudinali di popolazione sull'uso di questi farmaci.
OBIETTIVI Valutare il ruolo di specifiche classi di farmaci, usate
nella terapia sintomatica degli attacchi di emicrania, nello sviluppo
di emicrania trasformata (TM, Transformed Migrain) in pazienti
con emicrania episodica (EM, episodic migrain), dopo aggiustamento per
altri fattori di rischio di progressione del disturbo emicranico.
METODI In qualità di membri dell'American Migrain Prevalence
and Prevention Study (AMMP), i ricercatori del presente studio
hanno inizialmente esaminato, attraverso un questionario, un campione
di popolazione di 120.000 individui per identificare una coorte di pazienti
emicranici da controllare annualmente per 5 anni. Mediante regressione
logistica e lineare, è stata modellata la probabilità di
transizione da EM nel 2005 a TM nel 2006, in rapporto al tipo di farmaci
usati dai pazienti al momento dell'arruolamento nello studio. Sono stati
compiuti aggiustamenti per sesso, frequenza e severità del mal
di testa, e uso di farmaci preventivi.
RISULTATI Di 8219 individui con EM nel 2005, 209 (2,5%) aveva sviluppato
TM nel 2006. La frequenza basale di mal di testa era un fattore di rischio
per TM. Prendendo come gruppo di riferimento gli utilizzatori di paracetamolo,
gli individui che avevano usato medicinali contenenti barbiturici (OR
2,06; IC al 95% 0,9-1,7) o oppiacei (OR 1,98; 1,4-2,2) avevano un aumentato
rischio di TM. E' stata trovata una relazione dose-risposta per l'uso
di barbiturici. L'assunzione di triptani (OR 1,25; 0,9-1,7) come condizione
basale a inizio studio non era prospetticamente associata con il rischio
di TM. Complessivamente, l'uso di FANS (OR 0,85; 0,63-1,17) non era associato
a TM. I FANS, per di più, mostravano un effetto protettivo contro
il passaggio a TM se la frequenza mensile di mal di testa era da bassa
a moderata (misurata in giorni di mal di testa al mese); tuttavia essi
risultavano associati ad un aumentato rischio di passaggio a TM se la
frequenza mensile di mal di testa era alta.
CONCLUSIONI I pazienti che soffrono di emicrania episodica sviluppano
emicrania trasformata (TM) con un tasso del 2,5% all'anno. L'uso di barbiturici
e oppiacei è risultato associato ad un aumento di rischio di TM,
dopo aggiustamento per le covariate, al contrario dei triptani. I FANS
hanno mostrato un effetto protettivo o predisponente a seconda della frequenza
mensile degli episodi emicranici.
Rischio
di sviluppare TM in base alla classe terapeutica di farmaci usati
Farmaci |
Odds
Ratio |
IC
al 95% |
Barbiturici |
2,06 |
1,3
- 3,1 |
Oppiacei |
1,98 |
1,4
- 2,2 |
Triptani |
1,25 |
0,9
- 1,7 |
FANS |
0,85 |
0,63
- 1,17 |
COMMENTO
Il trattamento del mal di testa con narcotici e barbiturici aumenta il rischio
di sviluppare emicrania cronica. Lo studio mostra che l'evoluzione a emicrania
trasformata avviene con un tasso di 2,5% per anno e che l'uso di barbiturici
e oppiacei aumenta questo rischio. Gli Autori sostengono che "questi
trattamenti probabilmente non dovrebbero essere considerati come prima scelta
nel sollievo del dolore" e che "essi potrebbero offrire un certo
sollievo a breve termine, ma potrebbero comportare conseguenze negative
nel lungo termine".
I ricercatori dello studio hanno trovato che, sia la frequenza di mal di
testa, sia l'uso di specifiche classi di farmaci, sono indipendentemente
associate con lo sviluppo di emicrania trasformata. Essi hanno osservato
che all'interno di una classe terapeutica i fattori che influiscono sull'evoluzione
dell'emicrania sono legati alle modalità di utilizzazione del farmaco
(dose) e alla frequenza dei mal di testa. Inoltre, il legame con il farmaco
rimane anche dopo l'aggiustamento per le caratteristiche basali del mal
di testa.
"È possibile che la scelta dei farmaci sia un indicatore, piuttosto
che una causa dell'incidenza di emicrania trasformata", scrivono i
ricercatori dello studio. "Comunque, i nostri dati suggeriscono che
la severità del mal di testa non può spiegare questi risultati
dato che la relazione con l'uso dei farmaci persiste anche dopo aggiustamento
per la gravità basale del mal di testa".
I ricercatori dello studio sottolineano che il loro lavoro ha un certo numero
di limitazioni, incluso il fatto che lo studio non era randomizzato e che
la definizione di emicrania era basata su un questionario e non su una valutazione
clinica dei singoli casi. Inoltre i dati sull'uso dei farmaci era basato
su una auto-dichiarazione dei partecipanti allo studio.
"Mentre rimaniamo in attesa di studi clinici randomizzati, questo studio
anticipa la necessità di una giusta cautela", dice Lipton, aggiungendo
che "l'uso di oppiacei e barbiturici dovrebbe essere limitato e ben
monitorato. È consigliata inoltre particolare cautela in individui
con alta frequenza di mal di testa".
I risultati sono apparsi nel numero di settembre del giornale Headache.
Nell'editoriale di accompagnamento Silberstein ha commentato lo studio affermando
che i risultati sono sensati; egli ha spiegato che il 4% della popolazione
mondiale ha frequenti attacchi di mal di testa e che l'abuso di medicinali
è un importante fattore di rischio: "La metà circa di
questi casi riguarda emicrania cronica e l'over-trattamento rappresenta
un problema importante. Questo può accadere con tutti i farmaci e
quindi clinici e pazienti dovrebbero concentrarsi sulla prevenzione del
mal di testa".
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