TELITHROMYCIN-ASSOCIATED
HEPATOTOXICITY: CLINICAL SPECTRUM AND CAUSALITY ASSESSMENT OF 42 CASES
Brinker AD, Wassel RT, Lyndly J, et al.
Hepatology 2008; 49:250-257
RIASSUNTO
Telitromicina è il primo di una nuova classe di antibiotici ketolidi
con aumentata attività contro pneumococchi resistenti a penicillina
ed eritromicina. Questa classe di farmaci ha ricevuto l'approvazione dall'FDA
nel 2004 per il trattamento di infezioni respiratorie superiori e inferiori.
Successivamente all'introduzione sul mercato sono stati segnalati casi
di epatotossicità associata a telitromicina, compresi casi di manifesta
insufficienza epatica.
Per valutare questi report è stato costituito un gruppo ad hoc
composto da esperti, provenienti dall'agenzia americana, altre agenzie
federali e Università, con competenze nell'analisi di segnalazioni
spontanee di eventi avversi ed esperienza nella valutazione di danni epatici
farmaco-indotti.
L'obiettivo principale di questo gruppo era di valutare il nesso causale
tra telitromicina ed i casi di tossicità epatica. Dopo uno screening
preliminare di tutti i casi di danni epatici associati a telitromicina
riportati all'FDA fino ad aprile 2006, sono stati sottoposti ad esame
42 casi. In 5 casi si è avuta morte o necessità di trapianto
di fegato. In più della metà dei casi il nesso causale con
telitromicina è stato valutato come altamente probabile o probabile.
Le caratteristiche cliniche tipiche riportate erano: tempo di latenza
corto (mediana 10 giorni), febbre improvvisa, dolore addominale e ittero,
qualche volta con presenza di ascite anche nei casi che si sono risolti
positivamente. L'accordo nell'assegnazione del grado di imputabilità
del farmaco aumentava dopo aver concordato le definizioni delle categorie
di causalità e dopo discussioni fra i membri del gruppo di valutazione.
CONCLUSIONI Telitromicina rappresenta una causa rara di danno epatico
farmaco-indotto che può determinare condizioni cliniche distintive
e riconoscibili. Ad essa è associato un alto tasso di mortalità.
Il consenso per l'attribuzione del danno epatico ad un determinato farmaco
da parte di esperti può migliorare dopo un accordo condiviso sulla
terminologia utilizzata e dopo confronto con discussione.
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