LEUCOPENIA E RISPERIDONE SOMMINISTRATO PER VIA INTRAMUSCOLARE



LEUKOPENIA DURING THERAPY WITH RISPERIDONE LONG-ACTING INJECTABLE: TWO CASE REPORTS
Uzun S, Kozumplik O, Jakovljevic M, Folnegovic-Smalc V
J Clin Psychopharmacol 2008; 28:713-4



Le anomalie ematologiche sono frequenti durante il trattamento con farmaci antipsicotici. La maggior parte di queste non sono clinicamente importanti, ma in una minoranza di casi la combinazione di fattori farmacologici e individuali può portare a effetti ematologici come leucopenia e agranulocitosi, che possono mettere in pericolo la vita del paziente. Clozapina è associata con diverse e ben note anomalie ematologiche, ma sono stati anche riportati casi di leucopenia e agranulocitosi associati ad antipsicotici di nuova generazione come risperidone. Si descrivono di seguito due casi di leucopenia sotto trattamento con risperidone iniettabile a rilascio prolungato che suggeriscono la necessità di un precoce riconoscimento della leucopenia per prevenire l'insorgenza di agranulocitosi.

CASE REPORT 1
Un paziente maschio di 29 anni con diagnosi di schizofrenia (DSM IV) nel maggio 2005 è stato ricoverato per sintomi psicotici all'ospedale psichiatrico Vrapce, Zagreb.
I risultati delle analisi di routine effettuate all'ammissione in reparto evidenziavano una leucopenia (2,2 × 103/µL ). Prima del ricovero non c'erano infezioni o sintomi di leucopenia ed il paziente assumeva risperidone iniettabile a rilascio prolungato, 50 mg ogni 2 settimane. Precedentemente il paziente aveva assunto risperidone orale al dosaggio di 4 mg una volta al giorno per 1 anno. Prima del ricovero le analisi non avevano evidenziato alterazioni di parametri di laboratorio. Il paziente negava di assumere altri farmaci oltre a risperidone, per cui è stato possibile attribuire la leucopenia al trattamento con questo farmaco. Risperidone iniettabile è stato sospeso e il paziente è stato trasferito al reparto di ematologia. Dopo la sospensione del trattamento i valori di laboratorio, e in particolare la conta dei leucociti, sono ritornati nella norma.

CASE REPORT 2
Un paziente femmina di 38 anni di età con diagnosi di disordine schizo-affettivo (DSM IV) è stata ricoverata, a gennaio 2007, nell'ospedale psichiatrico Vrapce con sintomi psicotici e comportamento aggressivo.
Le analisi di laboratorio evidenziavano leucopenia (2,5 × 103/µL). La paziente, al momento del ricovero era in cura con risperidone iniettabile a rilascio prolungato, al dosaggio di 25 mg ogni 2 settimane. Precedentemente la paziente aveva assunto risperidone orale, 2 mg al giorno per un periodo di 2 anni. Durante il periodo precedente il ricovero le analisi non avevano evidenziato alterazioni dei parametri di laboratorio. La paziente negava di assumere altri farmaci oltre a risperidone, per cui è stato possibile attribuire la leucopenia al trattamento con questo farmaco. La somministrazione di risperidone è stata sospesa ed è stato avviato un trattamento con quetiapina. I valori dei leucociti sono migliorati e dopo 32 giorni di ricovero la paziente è stato dimessa.

Risperidone è un antipsicotico atipico, antagonista dopaminergico, attivo prevalentemente sui recettori D2, con azione antagonista anche sui recettori serotoninergici (5HT2), antiadrenergici (alfa1) e antistaminici (H1). E' indicato per psicosi acute e croniche e mania. Nel prodotto in forma iniettabile a rilascio prolungato il principio attivo è contenuto all'interno di miscrosfere costituite da un polimero che, dopo iniezione intramuscolare, si degrada lentamente determinando un graduale rilascio del principio attivo.