L'uso
sempre più generale di Internet per documentarsi su questioni mediche
e accedere a consigli sulla propria salute ha cambiato il lavoro degli
operatori sanitari. "Nelle farmacie di comunità è sempre
più frequente che il cittadino si presenti munito di pagine scaricate
dalla rete, chiedendo delucidazioni" ha dichiarato il vicepresidente
della FOFI Andrea Mandelli "Del resto è un fenomeno ben noto
ai medici di famiglia: addirittura negli Stati Uniti c'è chi ha
proposto di remunerare il professionista per il tempo che impiega a illustrare,
o smentire, il materiale raccolto dal cittadino". L'interesse della
FOFI è massimo, come naturale, sull'acquisto di farmaci on line.
"E' un aspetto che rischia di essere sottovalutato perché
in Italia tutto l'e-commerce è penetrato lentamente anche a causa
della diffidenza verso i sistemi di pagamento elettronici, ma che presenta
notevoli rischi". La Federazione ha emesso un comunicato in cui ricorda
ai cittadini quali sono i pericoli insiti in questa forma di commercio,
riassumendoli in sei punti.
- Spesso vengono proposte contraffazioni, che possono non contenere il
vero principio attivo, cioè la sostanza che ha l'attività
curativa, oppure contenere il principio attivo in quantità differenti,
per eccesso o per difetto, da quella indicata.
- E' anche accaduto che i farmaci proposti attraverso canali non autorizzati
contenessero sostanze pericolose per la salute.
- Dei farmaci acquistati on-line non si sa come siano stati conservati
e per quanto tempo. C'è la possibilità, dunque, che siano
scaduti o adulterati
- Anche ammettendo che si sia di fronte a un vero farmaco, è possibile
che il dosaggio sia differente da quello che si usa abitualmente: soprattutto
in Oriente vengono approvati medicinali differenti per dosaggio e preparazione
da quelli approvati negli Stati Uniti o in Europa.
- Quasi sempre gli annunci delle farmacie virtuali fanno riferimento a
farmaci soggetti ad abuso: anabolizzanti usati per il doping, stimolanti,
psicofarmaci, medicinali per la disfunzione erettile. E' il caso di ricordare
che l'uso di qualsiasi farmaco fuori dalle indicazioni, è sempre
pericoloso.
- La pratica della prescrizione on-line offerta da alcune di queste farmacie
virtuali è spesso una mera formalità ed espone al rischio
di interazioni farmacologiche anche gravi. Il medico e il farmacista di
fiducia sanno quali altri farmaci assume il paziente e, quindi, possono
evitare che il paziente assuma medicinali che "non vanno d'accordo
tra loro".
"Alla fine, il rischio che dopo il pagamento non arrivi nulla al
cittadino, cioè la truffa vera e propria, è ancora il minore
dei mali" ha concluso Mandelli. "Corre l'obbligo di ricordare
che ogni qualvolta si tratti di farmaci, la figura del farmacista è
una tutela indispensabile. Del resto lo sanno bene anche gli utenti di
Internet: un'indagine condotta da Millward Brown Delfo per conto di Google,
il principale motore di ricerca, aveva confermato che comunque il paziente
tende a verificare le informazioni con il medico e, se si tratta di medicinali
da automedicazione il farmacista è il consulente più apprezzato
(57%). Del resto, anche la nostra è una rete, e molto vasta, alla
quale si accede anche senza mouse".
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