RIASSUNTO
SCOPO Attraverso uno studio di coorte prospettico su base di popolazione
valutare se i farmaci psicotropi potenzialmente in grado di prolungare
l'intervallo QT provocano effettivamente tale effetto nelle condizioni
reali quotidiane e valutare se esso sia un effetto di classe o legato
solo a singole molecole della stessa categoria.
METODI Questo studio è stato condotto come parte del Rotterdam
Study e ha incluso 3377 maschi e 4845 donne di età uguale o
superiore ai 55 anni che si erano sottoposti a elettrocardiogramma ogni
tre anni. Gli end point primari dello studio erano la lunghezza del QT
a ogni elettrocardiogramma, la differenza dei QT in elettrocardiogrammi
successivi per lo stesso paziente e il rischio di un anormale prolungamento
del QT. L'uso di farmaci alla data di riferimento è stato accertato
valutando i dati di dispensazione. Le associazioni sono state esaminate
dalle medie di una analisi di misura ripetuta aggiustata per età,
sesso, presenza di diabete mellito, ipertensione, insufficienza cardiaca
e uso di farmaci che prolungano l'intervallo QT di classe 1.
RISULTATI Degli 8222 partecipanti, 813 (9,9%) avevano sviluppato
un prolungamento del QT durante il follow-up e 492 soggetti (74,4% donne)
usava farmaci antipsicotici nel periodo in cui si era sottoposto a elettrocardiogramma.
I pazienti che avevano iniziato un trattamento con antidepressivi triciclici
riportavano un aumento significativo dell'intervallo QT con 6,9 msec di
differenza tra elettrocardiogrammi consecutivi in confronto a elettrocardiogrammi
di pazienti che non assumevano farmaci antidepressivi triciclici. Questo
fenomeno era particolarmente significativo per amitriptilina (8,5 msec;
IC al 95% 2,8-14,2 msec), maprotilina (13,9 msec; 3,6-24,3 msec) e nortriptilina
(35,3 msec; 8,0-62,6 msec). Anche l'inizio di una terapia con litio era
associato ad un significativo allungamento dell'intervallo QT (18,6 msec;
4,8-32,4 msec).
CONCLUSIONI I risultati di questo studio di coorte confermano il
ruolo di farmaci antidepressivi e antipsicotici nel prolungamento dell'intervallo
QT. In particolare, l'inizio di un trattamento con antidepressivi triciclici
è un fattore associato ad un significativo aumento intra-individuale
dell'intervallo QT rispetto ai non utilizzatori, che sembra essere un
effetto di classe dei farmaci di questa categoria.
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