ANTIDEPRESSIVI E ANTIPSICOTICI E QT LUNGO



PSYCHOTROPIC DRUGS ASSOCIATED WITH CORRECTED QT INTERVAL PROLONGATION
van Noord C, Straus SM, Sturkenboom MC, et al.
J Clin Psychopharmacol 2009; 29:9-15


Uno studio di coorte prospettico si è occupato di valutare l'effetto dei farmaci psicotropi sull'allungamento del corretto intervallo QT. I risultati emersi confermano precedenti evidenze circa il ruolo di queste classi di farmaci nella modificazione dell'intervallo QT. Importante contributo al rischio complessivo è dato dagli antidepressivi triciclici.

RIASSUNTO
SCOPO Attraverso uno studio di coorte prospettico su base di popolazione valutare se i farmaci psicotropi potenzialmente in grado di prolungare l'intervallo QT provocano effettivamente tale effetto nelle condizioni reali quotidiane e valutare se esso sia un effetto di classe o legato solo a singole molecole della stessa categoria.
METODI Questo studio è stato condotto come parte del Rotterdam Study e ha incluso 3377 maschi e 4845 donne di età uguale o superiore ai 55 anni che si erano sottoposti a elettrocardiogramma ogni tre anni. Gli end point primari dello studio erano la lunghezza del QT a ogni elettrocardiogramma, la differenza dei QT in elettrocardiogrammi successivi per lo stesso paziente e il rischio di un anormale prolungamento del QT. L'uso di farmaci alla data di riferimento è stato accertato valutando i dati di dispensazione. Le associazioni sono state esaminate dalle medie di una analisi di misura ripetuta aggiustata per età, sesso, presenza di diabete mellito, ipertensione, insufficienza cardiaca e uso di farmaci che prolungano l'intervallo QT di classe 1.
RISULTATI Degli 8222 partecipanti, 813 (9,9%) avevano sviluppato un prolungamento del QT durante il follow-up e 492 soggetti (74,4% donne) usava farmaci antipsicotici nel periodo in cui si era sottoposto a elettrocardiogramma. I pazienti che avevano iniziato un trattamento con antidepressivi triciclici riportavano un aumento significativo dell'intervallo QT con 6,9 msec di differenza tra elettrocardiogrammi consecutivi in confronto a elettrocardiogrammi di pazienti che non assumevano farmaci antidepressivi triciclici. Questo fenomeno era particolarmente significativo per amitriptilina (8,5 msec; IC al 95% 2,8-14,2 msec), maprotilina (13,9 msec; 3,6-24,3 msec) e nortriptilina (35,3 msec; 8,0-62,6 msec). Anche l'inizio di una terapia con litio era associato ad un significativo allungamento dell'intervallo QT (18,6 msec; 4,8-32,4 msec).
CONCLUSIONI I risultati di questo studio di coorte confermano il ruolo di farmaci antidepressivi e antipsicotici nel prolungamento dell'intervallo QT. In particolare, l'inizio di un trattamento con antidepressivi triciclici è un fattore associato ad un significativo aumento intra-individuale dell'intervallo QT rispetto ai non utilizzatori, che sembra essere un effetto di classe dei farmaci di questa categoria.