RIASSUNTO
CONTESTO La durata ottimale della terapia combinata antiaggregante
dopo intervento coronarico percutaneo è sconosciuta. La riduzione
progressiva del rischio di eventi cardiovascolari maggiori può
essere parzialmente compensata da una aumentata incidenza di emorragie
che possono manifestarsi nei mesi successivi ad un intervento coronarico
percutaneo (PCI).
METODI Sono state esaminate l'incidenza, la severità ed
i predittori di emorragia associati ad un anno di terapia antiaggregante
doppia dopo PCI fra i 1816 pazienti che hanno partecipato allo studio
CREDO (Clopidogrel for the Reduction of Event During Observation).
E' stata inoltre confrontata l'incidenza di emorragie in pazienti in terapia
antiaggregante doppia per un anno con pazienti in terapia solo per 4 settimane.
L'emorragia è stata classificata come maggiore o minore in base
a criteri modificati del Thrombolysis In Myocardial Infarction
(TIMI) Study Group.
RISULTATI In un anno di follow-up sono stati osservati eventi di
emorragia in 146 pazienti. Più dell'80% degli eventi è avvenuto
a breve distanza temporale dall'intervento. Eventi di emorragia di qualsiasi
gravità si sono osservati in 71 soggetti (8,1%) del gruppo placebo
e in 77 (8,9%) soggetti del gruppo trattati; emorragie maggiori in 34
(3,9%) soggetti del gruppo placebo e 49 (5,6%) del gruppo trattati; emorragie
di minore gravità si sono osservate in 37 (4,2%) soggetti assegnati
a placebo e in 29 (3,3%) del gruppo trattati. Queste differenze non erano
statisticamente significative. Tuttavia, nel gruppo clopidogrel si è
osservato un consistente aumento di emorragie gastrointestinali maggiori
(13, 1,4% clopidogrel; 3, 0,3% placebo; p=0,011).
CONCLUSIONI L'aggiunta di clopidogrel ad aspirina oltre le 4 settimane
seguenti un intervento coronarico percutaneo non è associata ad
un significativo aumento del tasso complessivo di emorragie maggiori o
minori, mentre è associata ad un aumento di eventi di emorragia
gastrointestinale maggiore nell'anno seguente l'intervento.
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