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POPULATION-BASED STUDY OF THE DRUG INTERACTION BETWEEN PROTON PUMP INHIBITORS
AND CLOPIDOGREL Juurlink DN, Gomes T, Ko DT, et al. CMAJ, pubblicato on line il 28 gennaio 2009 |
Un nuovo studio mostra come l'aggiunta di inibitori della pompa protonica a clopidogrel in pazienti post-infartuati aumenti drasticamente il rischio di infarto ricorrente. |
RIASSUNTO CONTESTO La maggior parte degli inibitori della pompa protonica (PPI) inibisce la bioattivazione di clopidogrel a metabolita attivo. Il significato clinico di questa interazione farmacologica è sconosciuto. METODI E' stato condotto uno studio caso-controllo innestato con base di popolazione tra pazienti di età uguale o maggiore a 66 anni, che avevano iniziato la terapia con clopidogrel tra l'1 aprile 2002 e il 31 dicembre 2007, in seguito a dimissione ospedaliera dopo ricovero per infarto miocardico acuto (IMA). In questo studio i casi erano soggetti nuovamente ospedalizzati per IMA entro 90 giorni dalla dimissione. E' stata condotta un'analisi secondaria considerando gli eventi occorsi entro 1 anno. I controlli senza evento (nel rapporto di 3:1) erano appaiati ai casi per età, intervento coronarico percutaneo e punteggio di rischio. L'esposizione ai PPI prima della data dell'evento è stata classificata in corrente (entro 30 giorni), precedente (31-90 giorni) o remota (91-180 giorni). RISULTATI Tra 13.636 pazienti trattati con clopidogrel dopo IMA, sono stati identificati 734 casi riammessi in ospedale per infarto miocardico e 2057 controlli. Dopo aggiustamento per multivariate, l'uso corrente di PPI era associato ad un aumento del rischio di reinfarto (odds ratio aggiustato 1,27; IC al 95% 1,03-1,57). Non è stata rilevata alcuna associazione con esposizioni agli inibitori di pompa più distante nel tempo o in analisi della sensibilità multipla (OR aggiustato 1,02; 0,70-1,47). INTERPRETAZIONE Tra i pazienti in terapia con clopidogrel in seguito a infarto miocardico acuto, la terapia concomitante con inibitori di pompa diversi dal pantoprazolo era associata ad una perdita dell'effetto benefico di clopidogrel e all'aumento del rischio di nuovo infarto. Associazione tra terapia con anti-acidi e infarto miocardico ricorrente
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