EPATOTOSSICITÀ DA VALERIANA



VALERIANA HEPATOTOXICITY
Themistoklis V, Panagiotis A, Kalliopi P, et al.
Sleep Med, pubblicato on line l'8 gennaio 2009


E' presentato un caso di reazione idiosincrasica alla valeriana, manifestatasi come epatite acuta.

RIASSUNTO
Si riporta il caso di una donna caucasica di 50 anni, sottoposta ad indagine medica per anomali livelli biochimici epatici, ma che non manifestava alcuna sintomatologia. Aveva consumato tè a base di valeriana per 3 settimane (5 mL di estratto di radice di valeriana 3 volte al giorno). Inoltre aveva assunto 10 compresse di vaimana, un farmaco OTC contenente 125 mg secchi di estratto di valeriana per compressa, 2 mesi prima di un'analisi del sangue di routine. L'esame fisico era normale.
I test di laboratorio hanno mostrato elevati livelli di aminotransferasi (AST 110 IU/L, ALT 246 IU/L [range 5-50]). Fosfatasi alcalina (ALP), gamma-glutamina transferasi (gamma-GT) e bilirubina nel sangue, così come l'ultrasonografia addominale e la tomografia computerizzata spirale del fegato, erano normali. Le analisi di laboratorio non mostravano evidenze di epatite virale o autoimmune o di morbo di Wilson. Un mese dopo, AST e ALT erano aumentate (AST 344 IU/L, ALT 564 IU/L), così come le gamma-GT (72 IU/L), mentre mostravano una graduale riduzione nei due mesi successivi (AST 75 IU/L denotavano lieve fibrosi e infiammazione di molti tratti portali, soprattutto con linfociti ed eosinofili. L'epitelio dei piccoli dotti biliari mostrava diversi cambiamenti rigenerativi ed infiltrazione con cellule infiammatorie. Nel parenchima si osservava necrosi litica degli epatociti nella zona perivenulare di molti acini epatici, portando alla diagnosi di epatite da farmaco. Nel corso dei 10 mesi successivi i livelli delle transaminasi sono tornati normali.