RIASSUNTO
CONTESTO Negli studi farmacoepidemiologici sul rischio di discrasia
ematica, inclusa la trombocitopenia indotta da farmaci (drug-induced
thrombocytopenia, DIT), le diagnosi alla dimissione ospedaliera sono
state usate per identificare i casi potenziali. Uno dei possibili limiti
delle diagnosi alla dimissione è che, a causa di una registrazione
incompleta, non tutte le potenziali cause vengono identificate e ciò
può limitare il potere statistico. I dati clinici di laboratorio
sono stati indicati come tipologia di dati potenzialmente più sensibile
per identificare possibili casi di reazione avversa da farmaci, rispetto
alle diagnosi alla dimissione.
OBIETTIVO Confrontare il numero di pazienti con potenziale DIT
che può essere identificato utilizzando la misurazione piastrinica
con il numero di pazienti con potenziale DIT che può essere identificato
con la diagnosi di trombocitopenia alla dimissione, in una popolazione
di pazienti ospedalizzati.
METODI La popolazione osservata in questo studio trasversale comprendeva
tutti i pazienti ammessi allo University Medical Center Utrecht
nel 2004 e nel 2005, e quelli registrati nell'Utrecht Patient Oriented
Database (UPOD). È stato determinato il rapporto del numero
di pazienti con potenziale DIT in base alla misurazione piastrinica (>/=1
conta piastrinica al di sotto di 100 x 109/L senza diagnosi
alternativa di DIT) con il numero di pazienti con potenziale DIT in base
alla diagnosi di trombocitopenia alla dimissione (codici International
Classification of Diseases, 9th Revision, Clinical Modification [ICD-9-CM]
287,3-287,5 senza diagnosi alternativa di DIT proveniente dalla conta
piastrinica).
RISULTATI Nel periodo di studio ci sono stati 56.411 ricoveri ospedalieri.
2817 pazienti (5,0%) avevano >/=1 conta piastrinica al di sotto di
100 x 109/L. Nel 96,3% di questi pazienti era presente una
diagnosi alternativa di DIT, portando a 103 (0,2%) pazienti con potenziale
DIT in base alla misurazione piastrinica. C'erano 74 pazienti (0,1%) con
diagnosi di trombocitopenia alla dimissione. Nell'81,1% di questi pazienti
era presente una diagnosi alternativa di DIT, portando a 14 (0,02%) pazienti
con potenziale DIT in base alla diagnosi in sede di dimissione. Questi
dati fornivano un rapporto tra numero di pazienti con potenziale DIT sulla
base della misurazione piastrinica e numero di pazienti con potenziale
DIT sulla base della diagnosi di trombocitopenia alla dimissione pari
a sette.
CONCLUSIONE Questo studio ha mostrato che l'uso della misurazione
piastrinica è un approccio più sensibile per l'identificazione
dei pazienti con potenziale DIT rispetto all'uso della diagnosi di trombocitopenia
alla dimissione.
|