MISURAZIONE PIASTRINICA E DIAGNOSI ALLA DIMISSIONE PER IDENTIFICARE PAZIENTI CON TROMBOCITOPENIA INDOTTA DA FARMACI



PLATELET MEASUREMENTS VERSUS DISCHARGE DIAGNOSES FOR IDENTIFICATION OF PATIENTS WITH POTENTIAL DRUG-INDUCED THROMBOCYTOPENIA: A CROSS-SECTIONAL STUDY IN THE NETHERLANDS
Ten Berg MJ, van Solinge WW, van den Bemt PM, et al.
Drug Saf 2009; 32:69-76


Lo studio ha confrontato la misurazione piastrinica e la diagnosi alla dimissione ospedaliera in termini di capacità di identificare pazienti con potenziale trombocitopenia causata da farmaci.

RIASSUNTO
CONTESTO Negli studi farmacoepidemiologici sul rischio di discrasia ematica, inclusa la trombocitopenia indotta da farmaci (drug-induced thrombocytopenia, DIT), le diagnosi alla dimissione ospedaliera sono state usate per identificare i casi potenziali. Uno dei possibili limiti delle diagnosi alla dimissione è che, a causa di una registrazione incompleta, non tutte le potenziali cause vengono identificate e ciò può limitare il potere statistico. I dati clinici di laboratorio sono stati indicati come tipologia di dati potenzialmente più sensibile per identificare possibili casi di reazione avversa da farmaci, rispetto alle diagnosi alla dimissione.
OBIETTIVO Confrontare il numero di pazienti con potenziale DIT che può essere identificato utilizzando la misurazione piastrinica con il numero di pazienti con potenziale DIT che può essere identificato con la diagnosi di trombocitopenia alla dimissione, in una popolazione di pazienti ospedalizzati.
METODI La popolazione osservata in questo studio trasversale comprendeva tutti i pazienti ammessi allo University Medical Center Utrecht nel 2004 e nel 2005, e quelli registrati nell'Utrecht Patient Oriented Database (UPOD). È stato determinato il rapporto del numero di pazienti con potenziale DIT in base alla misurazione piastrinica (>/=1 conta piastrinica al di sotto di 100 x 109/L senza diagnosi alternativa di DIT) con il numero di pazienti con potenziale DIT in base alla diagnosi di trombocitopenia alla dimissione (codici International Classification of Diseases, 9th Revision, Clinical Modification [ICD-9-CM] 287,3-287,5 senza diagnosi alternativa di DIT proveniente dalla conta piastrinica).
RISULTATI Nel periodo di studio ci sono stati 56.411 ricoveri ospedalieri. 2817 pazienti (5,0%) avevano >/=1 conta piastrinica al di sotto di 100 x 109/L. Nel 96,3% di questi pazienti era presente una diagnosi alternativa di DIT, portando a 103 (0,2%) pazienti con potenziale DIT in base alla misurazione piastrinica. C'erano 74 pazienti (0,1%) con diagnosi di trombocitopenia alla dimissione. Nell'81,1% di questi pazienti era presente una diagnosi alternativa di DIT, portando a 14 (0,02%) pazienti con potenziale DIT in base alla diagnosi in sede di dimissione. Questi dati fornivano un rapporto tra numero di pazienti con potenziale DIT sulla base della misurazione piastrinica e numero di pazienti con potenziale DIT sulla base della diagnosi di trombocitopenia alla dimissione pari a sette.
CONCLUSIONE Questo studio ha mostrato che l'uso della misurazione piastrinica è un approccio più sensibile per l'identificazione dei pazienti con potenziale DIT rispetto all'uso della diagnosi di trombocitopenia alla dimissione.