BETABLOCCANTI E RIDUZIONE DELL'EFFETTO DI SIMVASTATINA SU PROTEINA C-REATTIVA



EFFECT OF BETA BLOCKERS (METOPROLOL OR PROPRANOLOL) ON EFFECT OF SIMVASTATIN IN LOWERING C-REACTIVE PROTEIN IN ACUTE MYOCARDIAL INFARCTION
Quinaglia e Silva JC, Munhoz DB, Morato TN, et al.
Am J Cardiol 2009; 103:461-3


Il seguente studio analizza una coorte di pazienti che hanno subito infarto miocardico per valutare se l'uso concomitante di beta-bloccanti possa influenzare la capacità delle statine di ridurre i livelli di proteina C-reattiva.

RIASSUNTO
Dati recenti suggeriscono che la terapia con statine può essere inefficace per la riduzione dell'incidenza di eventi coronarici in pazienti che usano beta-bloccanti.
Lo scopo del presente studio era esaminare se l'uso concomitante di beta-bloccanti può modificare l'azione antinfiammatoria delle statine, attraverso un disegno di coorte prospettico osservazionale. Sono stati arruolati 189 pazienti per valutare le alterazioni dei livelli di proteina C-reattiva (CRP) nei giorni 1 e 5 dopo l'infarto miocardico. Le terapie a confronto erano solo simvastatina (S), solo betabloccanti (B, propanololo o metoprololo), simvastatina e betabloccanti (S+B), o assenza di terapia.
Al basale la CRP mediana era più bassa nel gruppo S rispetto agli altri gruppi. Nel giorno 5 la CRP mediana era di 1,3 mg/dL, 4,3 mg/dL, 4,6 mg/dL, e 4,4 mg/dL per i gruppi S, B, S+B e N, rispettivamente. Dopo aggiustamento per log(e) della CRP al basale, la differenza in log(e) di CRP fra il giorno 1 il giorno 5 era significativamente più bassa nel gruppo S, in confronto al gruppo B o al gruppo S+B. La significatività rimaneva anche dopo aggiustamento per età, sesso e livelli di CRP al basale. Non esistevano differenze significative in termini di alterazioni di CRP fra il gruppo S+B e il gruppo B.
In conclusione, lo studio qui presentato conferma l'azione antinfiammatoria delle statine e dimostra che l'uso concomitante di betabloccanti può significativamente attenuare questo effetto.