RIASSUNTO
Dati recenti suggeriscono che la terapia con statine può essere
inefficace per la riduzione dell'incidenza di eventi coronarici in pazienti
che usano beta-bloccanti.
Lo scopo del presente studio era esaminare se l'uso concomitante di beta-bloccanti
può modificare l'azione antinfiammatoria delle statine, attraverso
un disegno di coorte prospettico osservazionale. Sono stati arruolati
189 pazienti per valutare le alterazioni dei livelli di proteina C-reattiva
(CRP) nei giorni 1 e 5 dopo l'infarto miocardico. Le terapie a confronto
erano solo simvastatina (S), solo betabloccanti (B, propanololo o metoprololo),
simvastatina e betabloccanti (S+B), o assenza di terapia.
Al basale la CRP mediana era più bassa nel gruppo S rispetto agli
altri gruppi. Nel giorno 5 la CRP mediana era di 1,3 mg/dL, 4,3 mg/dL,
4,6 mg/dL, e 4,4 mg/dL per i gruppi S, B, S+B e N, rispettivamente. Dopo
aggiustamento per log(e) della CRP al basale, la differenza in log(e)
di CRP fra il giorno 1 il giorno 5 era significativamente più bassa
nel gruppo S, in confronto al gruppo B o al gruppo S+B. La significatività
rimaneva anche dopo aggiustamento per età, sesso e livelli di CRP
al basale. Non esistevano differenze significative in termini di alterazioni
di CRP fra il gruppo S+B e il gruppo B.
In conclusione, lo studio qui presentato conferma l'azione antinfiammatoria
delle statine e dimostra che l'uso concomitante di betabloccanti può
significativamente attenuare questo effetto.
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