BENEFICI E RISCHI DI ASPIRINA NELLA PREVENZIONE DI EVENTI CARDIOVASCOLARI



ASPIRIN IN CARDIOLOGY - BENEFITS AND RISKS
Björklund L, Wallander MA, Johansson S, Lesén E
Int J Clin Pract 2009; 63:468-477


Una revisione della letteratura sul profilo beneficio e rischio di aspirina in prevenzione primaria e secondaria intende attirare l'attenzione dei clinici sul rischio di complicazioni gastrointestinali che possono essere evitate riducendo la dose, avviando un terapia concomitante con farmaci anti-acido o evitando la co-prescrizione di farmaci con effetti simili.

RIASSUNTO
SCOPO Condurre una revisione delle conoscenze attuali su benefici e rischi della terapia a lungo termine con aspirina per la prevenzione di patologie cardiovascolari.
METODI Sono stati rivisti gli articoli ritenuti rilevanti, pubblicati in inglese dal 1996 e 2006, ottenuti consultando i database Current Contents Science Edition, EMBASE e MEDLINE.
RISULTATI La prevenzione secondaria con aspirina è efficace nel ridurre il rischio di eventi ischemici in pazienti con patologie cardiovascolari. Rimane comunque controversa l'utilità dell'aspirina nella prevenzione primaria di eventi ischemici. Aspirina sembra ridurre l'incidenza di ictus ischemico ma aumenta l'incidenza di ictus emorragico. La terapia con aspirina può anche portare ad un aumentato rischio di ulcere gastrointestinali, emorragie gastrointestinali maggiori e altre complicazioni emorragiche. Basse dosi di aspirina sono associate ad un ridotto rischio di effetti collaterali gastrointestinali e sono ugualmente efficaci nel ridurre il rischio cardiovascolare. La co-terapia con antinfiammatori non steroidei, clopidogrel o warfarin aumenta il rischio di effetti avversi gastrointestinali, mentre la co-terapia con inibitori di pompa protonica li riduce.
CONCLUSIONI È necessario considerare attentamente nella prescrizione di aspirina sia i benefici che i rischi, soprattutto in prevenzione primaria. Ai pazienti dovrebbero essere prescritte basse dosi piuttosto che alte dosi di aspirina, come stabilito nelle linee guida. La co-prescrizione di un inibitore di pompa protonica può essere necessario in pazienti ad alto rischio di complicazioni gastrointestinali maggiori.