RIASSUNTO
La risomministrazione dei farmaci, conseguente alla comparsa di un danno
epatico farmaco-indotto, può portare a danni gravi o fatali al
fegato.
E' stata condotta una revisione retrospettiva di un ampio database sulla
sicurezza farmaceutica per valutare gli outcome clinici conseguenti ad
un rechallenge positivo di farmaci che avevano causato epatotossicità.
Questo rechallenge positivo con il farmaco sospetto era riportato in 770
su 36.795 eventi avversi epatici. 88 casi erano compatibili con i criteri
di inclusione dell'analisi. L'età media era di 44 anni (intervallo
0,5-83) e il 56% erano maschi.
E' stato identificato un ampio spettro di farmaci sospetti. Molti pazienti
presentavano i sintomi dell'epatite o dell'ittero come evento primario
e al rechallenge. Venti pazienti (14%) mostravano un danno epatocellulare
grave, clinicamente preoccupante, e ittero al primo evento e dopo la risomministrazione
e due pazienti sono morti, riflettendo un tasso di fatalità del
2,3% in quelli con rechallenge positivo. Le due vittime avevano sviluppato
un danno grave epatocellulare con ittero solo dopo la risomministrazione.
Il danno al fegato ricorreva nella maggior parte delle risomministrazioni.
Da questo articolo emerge la necessità di una migliore identificazione
e della comunicazione sul possibile danno al fegato indotto dai farmaci
per evitare rechallenge potenzialmente severi e/o fatali. I medici dovrebbero
in generale evitare di riprescrivere farmaci che si sono dimostrati epatotossici.
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