RIASSUNTO
INTRODUZIONE Al congresso 2007 della Safety Pharmacology Society
(SPS), una sessione è stata dedicata all'accorciamento, indotto
dai farmaci, dell'intervallo QT e/o QTc (QT/QTc) dell'ECG.
METODI La sessione comprendeva la presentazione dei risultati di
un'indagine cross-sezionale su questa problematica e dibattiti con relatori
pro e contro la considerazione di ritenere l'accorciamento QT/QTc un problema
di sicurezza.
RISULTATI Rispetto al prolungamento del tratto QT, si sa relativamente
poco sulla rilevanza clinica dell'accorciamento farmaco-indotto, che può
essere causato anche da sindromi genetiche. Il potenziale rischio dell'accorciamento
del QT/QTc e la sua utilità quale biomarker delle aritmie cardiache
indotte da farmaci non sono a tutt'oggi definibili, tuttavia si ritiene
che le aritmie correlate al prolungamento o all'accorciamento siano diverse.
Il prolungamento è associato alla torsione di punta, mentre si
è proposto che l'accorciamento sia associato all'aritmia più
severa, la fibrillazione ventricolare (VF). L'ampia indagine condotta
a livello di aziende farmaceutiche (53 risposte totali corrispondenti
a 45 differenti società) indica che il numero di composti che inducono
l'accorciamento del QT/QTc è aumentato negli ultimi 5 anni con
il 51% delle risposte che riportano tale fenomeno nella fase pre-clinica
e il 22% una corrispondente esperienza clinica. Le cause di questo aumento
non sono chiare, mentre è evidente un forte impatto a livello economico
in quanto il 13% (7/56) dei composti sono stati ritirati dallo sviluppo
pre-clinico per questo motivo. La maggior parte delle compagnie che hanno
avuto evidenze cliniche di accorciamento del QT/QTc sono state affiancate
dalle agenzie regolatorie e tali esperienze insegneranno a capire come
l'industria farmaceutica e le agenzie valuteranno questo evento nel futuro.
DISCUSSIONE Attualmente non si sa se l'accorciamento dell'intervallo
QT/QRc debba essere considerato un problema di sicurezza e se possa essere
utilizzato come marker di aritmie cardiache. E' chiaro tuttavia che con
le nostre conoscenze i composti che accorciano il QT/QTc dovranno essere
sottoposti ad uno scrutinio severo ed porteranno con sé rischi
commerciali. La necessità di comprendere meglio questa potenziale
questione di sicurezza cardiaca deve indurre ad includere ulteriori ricerche,
quali lo sviluppo di modelli per determinare i meccanismi d'azione ed
il passaggio dal dato pre-clinico alla situazione clinica.
|