ACCORCIAMENTO DELL'INTERVALLO QT/QTc: UN PROBLEMA DI SICUREZZA CHE DOVRA' ESSERE CONSIDERATO DURANTE LE FASI DI SVILUPPO CLINICO DEI FARMACI



DRUG INDUCED SHORTENING OF THE QT/QTC INTERVAL: AN EMERGING SAFETY ISSUE WARRANTING FURTHER MODELLING AND EVALUATION IN DRUG RESEARCH AND DEVELOPMENT?
Holbrook M, Malik M, Shah RR, Valentin JP
J Pharmacol Toxicol Methods 2009; 59:21-8


L'accorciamento dell'intervallo QT/QTc dell'ECG farmaco-indotto potrebbe rappresentare un problema di sicurezza che dovrà essere approfondito e valutato durante lo sviluppo pre-clinico e clinico di nuovi farmaci.

RIASSUNTO
INTRODUZIONE Al congresso 2007 della Safety Pharmacology Society (SPS), una sessione è stata dedicata all'accorciamento, indotto dai farmaci, dell'intervallo QT e/o QTc (QT/QTc) dell'ECG.
METODI La sessione comprendeva la presentazione dei risultati di un'indagine cross-sezionale su questa problematica e dibattiti con relatori pro e contro la considerazione di ritenere l'accorciamento QT/QTc un problema di sicurezza.
RISULTATI Rispetto al prolungamento del tratto QT, si sa relativamente poco sulla rilevanza clinica dell'accorciamento farmaco-indotto, che può essere causato anche da sindromi genetiche. Il potenziale rischio dell'accorciamento del QT/QTc e la sua utilità quale biomarker delle aritmie cardiache indotte da farmaci non sono a tutt'oggi definibili, tuttavia si ritiene che le aritmie correlate al prolungamento o all'accorciamento siano diverse. Il prolungamento è associato alla torsione di punta, mentre si è proposto che l'accorciamento sia associato all'aritmia più severa, la fibrillazione ventricolare (VF). L'ampia indagine condotta a livello di aziende farmaceutiche (53 risposte totali corrispondenti a 45 differenti società) indica che il numero di composti che inducono l'accorciamento del QT/QTc è aumentato negli ultimi 5 anni con il 51% delle risposte che riportano tale fenomeno nella fase pre-clinica e il 22% una corrispondente esperienza clinica. Le cause di questo aumento non sono chiare, mentre è evidente un forte impatto a livello economico in quanto il 13% (7/56) dei composti sono stati ritirati dallo sviluppo pre-clinico per questo motivo. La maggior parte delle compagnie che hanno avuto evidenze cliniche di accorciamento del QT/QTc sono state affiancate dalle agenzie regolatorie e tali esperienze insegneranno a capire come l'industria farmaceutica e le agenzie valuteranno questo evento nel futuro.
DISCUSSIONE Attualmente non si sa se l'accorciamento dell'intervallo QT/QRc debba essere considerato un problema di sicurezza e se possa essere utilizzato come marker di aritmie cardiache. E' chiaro tuttavia che con le nostre conoscenze i composti che accorciano il QT/QTc dovranno essere sottoposti ad uno scrutinio severo ed porteranno con sé rischi commerciali. La necessità di comprendere meglio questa potenziale questione di sicurezza cardiaca deve indurre ad includere ulteriori ricerche, quali lo sviluppo di modelli per determinare i meccanismi d'azione ed il passaggio dal dato pre-clinico alla situazione clinica.