RIASSUNTO
CONTESTO Gli eventi avversi gastrointestinali (GI) correlati ai
bifosfonati (BP) possono portare all'interruzione del trattamento dell'osteoporosi.
L'irritazione del tratto GI in seguito all'uso di bifosfonati può
essere peggiorata dalla somministrazione frequente.
OBIETTIVO Confrontare il numero di donne che hanno sperimentato
eventi GI gravi entro 3 mesi dall'inizio del trattamento mensile con ibandronato
orale con quelle in terapia settimanale con bifosfonati orali assunti
settimanalmente (alendronato o risedronato).
METODI In uno studio retrospettivo su database, le donne con una
nuova prescrizione di ibandronato mensile sono state appaiate per propensity
score a donne con una nuova prescrizione di BP settimanali. Le pazienti
sono state coinvolte in un programma di assistenza sanitaria da 6 mesi
prima della data indice a 3 mesi dopo. Le pazienti con un precedente trattamento
a base di BP endovena, con morbo di Paget o in trattamento con BP orali
nei 6 mesi precedenti alla data indice sono state escluse. Gli eventi
GI gravi (inclusi eventi acuti che hanno comportato perforazione o perforazione
con sanguinamento) entro 3 mesi dall'inizio della terapia sono stati identificati
tramite codifica ICD-9 e la Current Procedural Terminology. Un'analisi
post hoc ha valutato l'interruzione del trattamento dopo eventi GI gravi.
Sono stati anche confrontati i tassi di utilizzo e i costi dei servizi
sanitari correlati agli eventi GI.
RISULTATI Delle 8608 pazienti per gruppo, 45 (0,52%) in terapia
con ibandronato mensile e 70 (0,81%) trattate con BP settimanali avevano
sviluppato un evento GI grave. Le pazienti in ibandronato mostravano una
riduzione del 36% del rischio di eventi GI gravi rispetto a chi utilizzava
BP settimanali (OR 0,64; IC al 95% 0,44-0,93). Un numero significativamente
più alto di donne in trattamento con BP settimanali interrompeva
la terapia dopo un evento GI grave rispetto a quelle che assumevano ibandronato
(100% vs 55,6%; p<0,001). La maggior parte degli outcome di utilizzo
dei servizi sanitari non era significativamente diversa tra i due gruppi;
le visite extraospedaliere erano significativamente maggiori per ibandronato
(p=0,02). I costi non erano significativamente differenti tra i due gruppi.
CONCLUSIONI Le pazienti in terapia con ibandronato mensile mostravano
una significativa riduzione del rischio di eventi GI gravi rispetto a
quelle trattate con BP a somministrazione settimanale. Inoltre, queste
ultime avevano maggiori probabilità di interrompere la terapia
dopo l'evento avverso.
COMPARATIVE
GASTROINTESTINAL SAFETY OF WEEKLY ORAL BISPHOSPHONATES
Cadarette SM, Katz JN, Brookhart MA, et al.
Osteoporos Int, pubblicato on line il 6 marzo 2009
RIASSUNTO
L'assunzione settimanale di bifosfonati rappresenta la principale strategia
terapeutica per la cura dell'osteoporosi. Nonostante questi farmaci siano
generalmente ben tollerati, essi possono causare seri eventi avversi gastrointestinali,
che possono anche portare ad una ospedalizzazione per sanguinamento. In
questo lavoro è stata confrontata la sicurezza gastrointestinale
di alendronato e risedronato e non sono state trovate differenze nei nuovi
utilizzatori di questi farmaci.
METODI Sono stati studiati i nuovi utilizzatori di alendronato
e risedronato da giugno 2002 ad agosto 2005 fra i soggetti arruolati in
un programma nazionale di assistenza farmaceutica. L'outcome primario
era l'ospedalizzazione per sanguinamento gastrointestinale maggiore; l'outcome
secondario includeva diagnosi di patologie gastrointestinali maggiori,
sintomi, procedure endoscopiche, uso di farmaci gastroprotettivi e sostituzioni
di terapia. È stato usato il modello proporzionale di Cox per confrontare
gli esiti correlati ai due farmaci entro 120 giorni dall'inizio della
terapia, aggiustando per quintili secondo il propensity score.
Sono stati inoltre esaminati esiti compositi relativi alla sicurezza e
i risultati sono stati stratificati per età e storia di precedenti
patologie gastrointestinali.
RISULTATI Sono stati studiati in totale 10.420 nuovi utilizzatori,
età media 79 anni (DS 6,9), 95% donne. Sono state osservate 31
ospedalizzazioni per sanguinamento gastrointestinale maggiore (0,91 per
100 persone-anno) occorse entro 120 giorni dall'inizio del trattamento.
Dopo aggiustamento per le covariate non sono state trovate differenze
per quanto riguarda le ospedalizzazione per sanguinamento gastrointestinale
maggiore tra i soggetti trattati con risedronato in confronto ai soggetti
in terapia con alendronato (HR 1,12; IC al 95% 0,55-2,28). Il tasso di
passaggio a risedronato era basso; nessuna differenza è stata osservata
per gli esiti secondari o compositi.
CONCLUSIONI Non è stata rilevata nessuna importante differenza
per quanto riguarda la sicurezza gastrointestinale dell'assunzione settimanale
di risedronato in confronto ad alendronato.
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