RIASSUNTO
DATI CLINICI E ANAMNESTICI Una donna di 45 anni presentava debolezza
muscolare, agitazione e visione offuscata. La paziente aveva assunto una
dose giornaliera di 25 mg di idroclorotiazide e il giorno del ricovero
aveva bevuto 7 litri di tè.
INDAGINI ED ESITI CLINICI I dati di laboratorio hanno mostrato
severa iponatriemia (108 mmol/L; intervallo di riferimento 136-152 mmol/L),
riduzione di potassio, del tasso di filtrazione glomerulare e dell'osmolarità
di plasma e urina (minore per urina rispetto al plasma). I livelli di
creatina kinasi e di mioglobina erano cento volte più alti della
norma. Le analisi effettuate sul cervello, mediante scansione tomografica,
non avevano rilevato alcun problema.
TRATTAMENTO E DECORSO L'iponatriemia normovolemica ha causato encefalopatia
e rabdomiolisi che hanno anche indotto una temporanea alterazione della
funzionalità renale. Nonostante l'immediata infusione di una soluzione
standard di sodio per elevare i livelli circolanti l'encefalopatia inizialmente
è peggiorata per poi risolversi completamente.
CONCLUSIONI I pazienti con severa encefalopatia iponatriemica richiedono
un immediato trattamento, ma i livelli di sodio non dovrebbero essere
elevati a più di 10 mmol/L al giorno, per evitare mielinolisi pontine
spontanee. Anche quando l'iponatriemia è corretta con cura può
accadere che l'encefalopatia peggiori nel corso del trattamento.
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