RABDOMIOLISI INDOTTA DA OLANZAPINA



OLANZAPINE INDUCED RHABDOMYOLYSIS AND SERUM CREATINE KINASE INCREASE
Ribeyron S, Guy C, Koenig M, Cathébras P
Rev Med Interne, pubblicato online il 21 marzo 2009



RIASSUNTO
INTRODUZIONE Gli antipsicotici atipici tendono ormai a sostituire gli antipsicotici tradizionali come terapia di prima linea per i disordini psicotici, grazie al loro migliore profilo di sicurezza, con minori manifestazioni extrapiramidali, che consente una maggiore aderenza del paziente alla terapia. Ciononostante anche gli antipsicotici di seconda generazione possono portare ad eventi avversi quali disordini metabolici, agranulocitosi o danni muscolari. In pazienti in terapia con olanzapina sono stati riportati casi di rabdomiolisi (oltre la sindrome neurolettica maligna).
METODI E' stata realizzata una revisione dei casi di rabdomiolisi indotta da olanzapina riportati al sistema di segnalazione spontanea francese e dei casi pubblicati in letteratura.
RISULTATI Gli autori hanno raccolto 13 casi dal database di farmacovigilanza francese e 8 casi pubblicati. Per 70 pazienti è stata necessaria l'ospedalizzazione. I tassi di creatina kinasi (CK) andavano da 413 a 34500 UI/L. Gli esiti dopo sospensione di olanzapina sono stati favorevoli nell'85% dei casi (17 casi su 20).
CONCLUSIONI Nonostante la rabdomiolisi sia un raro effetto collaterale (<1%) di olanzapina, è necessario ipotizzare tale evento avverso quando un paziente in cura con il farmaco presenta dolore muscolare e fatica inspiegabile da altri fattori o debolezza. Dovrebbero inoltre essere effettuati prontamente dosaggi della CK. Rimane comunque incerto se un moderato e asintomatico aumento di enzimi muscolari, senza nessun disordine metabolico, richieda una sospensione della terapia.