RIASSUNTO
INTRODUZIONE Gli antipsicotici atipici tendono ormai a sostituire
gli antipsicotici tradizionali come terapia di prima linea per i disordini
psicotici, grazie al loro migliore profilo di sicurezza, con minori manifestazioni
extrapiramidali, che consente una maggiore aderenza del paziente alla
terapia. Ciononostante anche gli antipsicotici di seconda generazione
possono portare ad eventi avversi quali disordini metabolici, agranulocitosi
o danni muscolari. In pazienti in terapia con olanzapina sono stati riportati
casi di rabdomiolisi (oltre la sindrome neurolettica maligna).
METODI E' stata realizzata una revisione dei casi di rabdomiolisi
indotta da olanzapina riportati al sistema di segnalazione spontanea francese
e dei casi pubblicati in letteratura.
RISULTATI Gli autori hanno raccolto 13 casi dal database di farmacovigilanza
francese e 8 casi pubblicati. Per 70 pazienti è stata necessaria
l'ospedalizzazione. I tassi di creatina kinasi (CK) andavano da 413 a
34500 UI/L. Gli esiti dopo sospensione di olanzapina sono stati favorevoli
nell'85% dei casi (17 casi su 20).
CONCLUSIONI Nonostante la rabdomiolisi sia un raro effetto collaterale
(<1%) di olanzapina, è necessario ipotizzare tale evento avverso
quando un paziente in cura con il farmaco presenta dolore muscolare e
fatica inspiegabile da altri fattori o debolezza. Dovrebbero inoltre essere
effettuati prontamente dosaggi della CK. Rimane comunque incerto se un
moderato e asintomatico aumento di enzimi muscolari, senza nessun disordine
metabolico, richieda una sospensione della terapia.
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