A dirlo
è Mauro Venegoni, Direttore Ufficio di Farmacovigilanza AIFA nell'ambito
del simposio "Strumenti per l'appropriatezza prescrittiva",
in cui è stato presentato il libro "Reazioni avverse da
farmaci - Sospetto e diagnosi: strumento per l'appropriatezza"
che, destinato a tutti gli operatori sanitari, offre una trattazione organica
e aggiornata degli elementi basilari sugli eventi avversi da farmaci.
La Rete Nazionale di Farmacovigilanza, che contiene oltre 80.000 segnalazioni,
è molto migliorata anche nella qualità delle segnalazioni,
ha detto Venegoni, per esempio la percentuale di follow-up delle reazioni
gravi è molto aumentata, raggiungendo il 50% dei casi. Gli eventi
avversi da farmaci, ha spiegato Achille Caputi, Presidente della Società
Italiana di Farmacologia, e uno degli autori del libro, sono una delle
conseguenze più rilevanti dell'inappropriatezza prescrittiva, ciò
nondimeno non sono ancora adeguatamente diffuse tra gli operatori sanitari
la corretta valutazione del rapporto rischio/beneficio delle terapie,
la consapevolezza che un nuovo sintomo possa essere causato da una terapia
precedentemente prescritta e la conseguente riflessione su come rendere
più appropriata la prescrizione. Vi sono molti casi, ha detto Caputi,
in cui il medico si trova di fronte a un paziente con sintomi nuovi che
scambia per una nuova malattia ma che invece non sono altro che un evento
avverso di un farmaco precedentemente somministrato, il problema parte
dalla formazione stessa dei medici. ''Sarebbe necessario - ha aggiunto
Caputi - l'allargamento dell'insegnamento delle reazioni avverse ai farmaci
a molte materie di insegnamento dei corsi di laurea in medicina e chirurgia".
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