RIASSUNTO
RAZIONALE Per il trattamento di disturbi che comunemente provocano
dolore di breve durata ci sono buone evidenze che supportano l'efficacia
di aspirina. Spesso però si preferisce ricorrere a paracetamolo
per evitare i problemi di gastrotossicità dei salicilati, nonostante
la sua efficacia come analgesico sia meno evidente. Lo scopo di questa
analisi è stato di valutare se gli eventi avversi legati ad aspirina
possano effettivamente influenzare la scelta degli analgesici, portando
così a preferire paracetamolo, con conseguenze per i pazienti e
per i professionisti della salute che li hanno in cura
METODI È stata effettuata un'analisi aggregata dei dati
relativi a pazienti di nove studi clinici simili randomizzati, in doppio
cieco, controllati con placebo, su aspirina in singole dosi da 1000 mg,
utilizzati nel trattamento di attacchi di emicrania acuta, cefalea episodica
di tipo tensivo e mal di denti. La misura di outcome di questa analisi
era la frequenza di tutti gli eventi avversi (AE), di tutti gli AE gastrointestinali
e delle reazioni avverse da farmaco (ADR). E' stata inoltre calcolata
la differenza assoluta fra i tassi di AE e di ADR osservati con il principio
attivo e con il placebo e i valori di NNH (numbers needed to harm; numero
di pazienti da trattare per avere un evento).
RISULTATI Dei 2852 pazienti inclusi nell'analisi, 1581 erano stati
trattati con aspirina e 1271 con placebo. I tassi di AE riportati erano
14,9% e 11,1% fra i pazienti assegnati ad aspirina e placebo, rispettivamente
(NNH: 26), con un maggiore coinvolgimento del sistema gastrointestinale
(aspirina: 5,9%; placebo: 3,5%; NNH: 42). I tassi di ADR erano molto più
bassi (aspirina: 6,3%; placebo: 3,9%; NNH: 42), soprattutto per le reazioni
che coinvolgevano il sistema gastrointestinale (aspirina: 3,·1%;
placebo: 2,0%; NNH: 91). La maggior parte delle ADR e degli AE riportati
erano lievi o moderati; in nessun caso sono state osservate reazioni gravi.
CONCLUSIONI Per le ADR gastrointestinali le differenze fra aspirina
e placebo non sono grandi abbastanza per supportare la scelta di un analgesico
per il dolore acuto di breve durata sulla tollerabilità: il principio
che meglio può guidare tale scelta è quello dell'efficacia.
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