TOLLERABILITA' GASTRICA DI ASPIRINA PER IL DOLORE ACUTO



GASTROINTESTINAL TOLERABILITY OF ASPIRIN AND THE CHOICE OF OVER-THE-COUNTER ANALGESIA FOR SHORT-LASTING ACUTE PAIN
Steiner TJ, Voelker M
Journal of Clinical Pharmacy and Therapeutics 2009; 34:177-186


Spesso l'aspirina è mal tollerata a livello gastrico e le si preferisce il paracetamolo. Lo studio qui presentato, attraverso una analisi di più studi clinici, si chiede se è realmente giustificato non ricorrere all'aspirina per evitare eventi avversi gastrointestinali.

RIASSUNTO
RAZIONALE Per il trattamento di disturbi che comunemente provocano dolore di breve durata ci sono buone evidenze che supportano l'efficacia di aspirina. Spesso però si preferisce ricorrere a paracetamolo per evitare i problemi di gastrotossicità dei salicilati, nonostante la sua efficacia come analgesico sia meno evidente. Lo scopo di questa analisi è stato di valutare se gli eventi avversi legati ad aspirina possano effettivamente influenzare la scelta degli analgesici, portando così a preferire paracetamolo, con conseguenze per i pazienti e per i professionisti della salute che li hanno in cura
METODI È stata effettuata un'analisi aggregata dei dati relativi a pazienti di nove studi clinici simili randomizzati, in doppio cieco, controllati con placebo, su aspirina in singole dosi da 1000 mg, utilizzati nel trattamento di attacchi di emicrania acuta, cefalea episodica di tipo tensivo e mal di denti. La misura di outcome di questa analisi era la frequenza di tutti gli eventi avversi (AE), di tutti gli AE gastrointestinali e delle reazioni avverse da farmaco (ADR). E' stata inoltre calcolata la differenza assoluta fra i tassi di AE e di ADR osservati con il principio attivo e con il placebo e i valori di NNH (numbers needed to harm; numero di pazienti da trattare per avere un evento).
RISULTATI Dei 2852 pazienti inclusi nell'analisi, 1581 erano stati trattati con aspirina e 1271 con placebo. I tassi di AE riportati erano 14,9% e 11,1% fra i pazienti assegnati ad aspirina e placebo, rispettivamente (NNH: 26), con un maggiore coinvolgimento del sistema gastrointestinale (aspirina: 5,9%; placebo: 3,5%; NNH: 42). I tassi di ADR erano molto più bassi (aspirina: 6,3%; placebo: 3,9%; NNH: 42), soprattutto per le reazioni che coinvolgevano il sistema gastrointestinale (aspirina: 3,·1%; placebo: 2,0%; NNH: 91). La maggior parte delle ADR e degli AE riportati erano lievi o moderati; in nessun caso sono state osservate reazioni gravi.
CONCLUSIONI Per le ADR gastrointestinali le differenze fra aspirina e placebo non sono grandi abbastanza per supportare la scelta di un analgesico per il dolore acuto di breve durata sulla tollerabilità: il principio che meglio può guidare tale scelta è quello dell'efficacia.