PARKINSON: STUDIO USA, EFFICACIA E SICUREZZA DI PRAMIPEXOLO



Fonte: Federfarma.it. 29 aprile 2009


Nuovi dati sul farmaco impiegato per il trattamento della malattia di Parkinson: si confermano efficacia sicurezza e tollerabilità del pramipexolo a rilascio prolungato in un'unica somministrazione giornaliera con risultati che sono paragonabili all'attuale formulazione a rilascio immediato.

Sono i primi dati presentati al Meeting Annuale dell'American Academy of Neurology (AAN) di Seattle (USA) ed illustrano i risultati di due studi in doppio cieco che hanno valutato l'efficacia, la sicurezza e la tollerabilità di pramipexolo a rilascio prolungato, in unica somministrazione giornaliera, nel trattamento della malattia di Parkinson.
In particolare, il primo studio ha confrontato l'efficacia, la sicurezza e la tollerabilità di pramipexolo a rilascio prolungato rispetto a pramipexolo a rilascio immediato e placebo, in pazienti in fase iniziale della malattia, per un periodo di oltre 33 settimane. L'analisi statistica a 18 settimane ha evidenziato una superiorità di pramipexolo,a rilascio prolungato rispetto a placebo, ed una efficacia comparabile a pramipexolo a rilascio immediato, a parità di dosaggio giornaliero. L'analisi statistica descrittiva, dopo 33 settimane di trattamento, ha evidenziato, in entrambi i gruppi trattati con pramipexolo, il mantenimento dell'efficacia rispetto alle 18 settimane, ed un peggioramento nel gruppo trattato con placebo. "Ogni paziente affetto da Parkinson ha sintomi ed esigenze diverse - ha detto Werner Poewe, docente di Neurologia e Direttore del Dipartimento di Neurologia dell'Ospedale Universitario di Innsbruck - E' dunque importante fornire ai pazienti un trattamento che si adatti alle loro esigenze individuali, e al contempo rassicuri i medici sull'efficacia, sulla sicurezza e tollerabilità delle nuove formulazioni rispetto a quelle attuali". Il secondo studio, condotto anch'esso su pazienti in fase iniziale della malattia di Parkinson, ha valutato l'efficacia e la sicurezza di pramipexolo quando viene swicciato dalla formulazione a rilascio immediato a quella a rilascio prolungato, con uguale dose giornaliera. Lo studio ha dimostrato che l'84,5% dei pazienti è passato con successo da pramipexolo a rilascio immediato a pramipexolo a rilascio prolungato (intendendo per sostituzione di successo l'assenza di peggioramento di oltre il 15% rispetto al valore di riferimento nel Unified Parkinson's Disease Rating Scale (UPDRS) II + III e non connesso a eventi avversi dovuti alla sospensione del farmaco). I risultati degli studi clinici in pazienti con malattia di Parkinson in fase avanzata saranno presentati entro la fine dell'anno.