RIASSUNTO
Gli autori presentano cinque casi di depressione paradossa delle lipoproteine
ad alta densità (HDL), indotta da farmaci contenenti fibrati. In
una review che comprende tutti i casi osservati in 24 mesi di pratica
clinica effettuata al Winnipeg Health Sciences Centre Lipid Clinic,
492 pazienti si sono sottoposti ad un totale di 1187 visite. A 68 pazienti
era stato somministrato un farmaco contenente un fibrato (14%). Dieci
pazienti avevano livelli di colesterolo HDL più bassi di 0,5 mmol/L
(2%), ed nei cinque casi considerati il farmaco era fenofibrato (1%).
I cinque casi rappresentavano il 7,4% dei 68 pazienti a cui era stato
somministrato un fibrato durante il periodo di tempo considerato. I livelli
medi erano i seguenti: colesterolo HDL con fenofibrato 0,27 mmol/L, senza
fenofibrato 1,0 mmol/L; apo A1 con fenofibrato 0,41 g/L, senza fenofibrato
1,17 g/L.
Una revisione della letteratura ha rivelato casi documentati relativi
a 37 pazienti in cui i fibrati da soli o in combinazione con altri farmaci
erano stati considerati come causa di una diminuzione dei livelli di colesterolo
HDL. Per tredici pazienti vi era stata esposizione a solo fibrati; dei
pazienti esposti ad associazioni di principi attivi l'effetto era chiaramente
attribuibile ai fibrati in nove pazienti; in 14 pazienti erano imputabili
farmaci non appartenenti alla categoria dei fibrati (soprattutto rosiglitazone);
in un caso non è stata possibile l'attribuzione del grado di imputabilità.
E' possibile concludere che la terapia con fibrati dovrebbe essere sempre
considerata come sospetta causa di una forte depressione dei livelli di
colesterolo HDL.
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