RIASSUNTO
CONTESTO/SCOPO La crescita della sfiducia dell'opinione pubblica
nell'industria farmaceutica e la percezione di una mancanza di effetti
avversi relativi alla terapia "naturale" hanno indotto all'aumento
dell'uso di "farmaci alternativi" per la cura dell'ipercolesterolemia.
METODI Una donna di 63 anni ha riportato un'ipertransaminasemia
acuta che si è sviluppata progressivamente dopo poche settimane.
Aveva assunto Equisterol® per 6 mesi, un prodotto OTC ipolipemizzante
che contiene guggulsterolo ed estratti di riso rosso fermentato. Il prodotto
era stato prescritto per l'ipercolesterolemia poiché la paziente
aveva sviluppato epatossicità in seguito a terapia con lovastatina.
RISULTATI La biopsia al fegato ha mostrato modificazioni necro-infiammatorie
lobulari gravi
con un infiltrato eosinofilo. L'episodio
è stato trattato come una reazione avversa da farmaci dopo aver
escluso altre possibili cause di malattie epatiche acute e dopo l'immediata
normalizzazione del test sulla funzione epatica alla sospensione di Equisterol.
Le proprietà ipolipemizzanti dell'estratto di riso rosso fermentato
sono ampiamente dovute a metaboliti fungini conosciuti come monacoline,
uno dei quali - la monocolina K - è identico alla lovastatina.
CONCLUSIONI La scelta di utilizzare la medicina alternativa in
questo caso ha imposto alla paziente un rechallenge con il principio
attivo del farmaco officinale che aveva precedentemente causato una lieve
epatossicità. I medici dovrebbero considerare che la medicina "alternativa"
non rappresenta sempre l'alternativa più sicura e a volte non è
neanche "alternativa".
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