Il
CAV di Milano, principale centro di riferimento nazionale di consulenza
tossicologica, è stata la prima struttura che ha avviato un rapporto
di collaborazione con l'ISS per la messa a punto del sistema di Sorveglianza
Nazionale delle Esposizioni Pericolose e delle Intossicazioni (SNEPI).
In questo ambito, il CAV di Milano ha reso disponibile l'insieme delle
informazioni raccolte a partire dal 2004, anno in cui sono state adottate
procedure di rilevazione compatibili con il flusso informativo proposto.
Le prime attività di revisione e analisi svolte su questi dati
hanno evidenziato che circa il 48% della casistica rilevata è riferita
a esposizioni a farmaci. Pertanto, i primi approfondimenti di analisi
sono stati dedicati a questa categoria di esposizione.
I risultati ottenuti esaminando 10.958 casi rilevati nel 2004 hanno permesso
di evidenziare le diverse componenti in cui si articola il fenomeno delle
esposizioni pericolose a farmaci in Italia e hanno reso disponibili dei
primi dati di riferimento per valutare le osservazioni effettuate nelle
successive annualità. Inoltre, l'adozione per la classificazione
dei dati delle stesse categorie utilizzate dal Toxic Exposure Surveillance
System (TESS®) hanno permesso di confrontare i risultati
ottenuti con quanto rilevato dai CAV attivi negli USA.
Le osservazioni effettuate hanno evidenziato che anche nella casistica
italiana è presente una rilevante componente di pazienti con età
inferiore ai 6 anni (28%), principalmente esposti in modo involontario
a seguito di accesso incontrollato (70%) o vittime di errori terapeutici
(18%).
I soggetti in età adulta (>19 anni) hanno costituito circa il
60% dei casi e sono risultati principalmente esposti in modo intenzionale
(78%). Complessivamente, circa il 49% dei casi esaminati ha riportato
segni e sintomi associati all'esposizione, mentre per circa il 97% della
casistica è stato prescritto almeno un intervento terapeutico.
Le categorie di farmaci più frequentemente riportati hanno compreso
sedativi/ipnotici/antipsicotici (48%), antidepressivi (20%) e analgesici
(16%). I casi con diagnosi di reazione avversa in corso di terapia, i
quali hanno costituito circa il 3% delle osservazioni, sono stati più
frequentemente associati ad esposizioni a sedativi/ipnotici/antipsicotici
(18%), analgesici (16%) e farmaci gastrointestinali (13%).
Il confronto della casistica italiana del 2004 con quanto rilevato nello
stesso anno negli USA dal TESS® ha evidenziato rilevanti
differenze per quanto riguarda la percentuale di pazienti gestiti a livello
ospedaliero (79% in Italia vs 41% negli USA), la componente di soggetti
in età adulta (60% in Italia vs 43% negli USA) e di esposti in
modo intenzionale (52% in Italia vs 29% negli USA). Anche per quanto riguarda
la distribuzione percentuale delle esposizioni sono state osservate delle
differenze di rilievo, con circa il 48% delle esposizioni riferite a sedativi/ipnotici/antipsicotici
in Italia vs il 9% rilevato negli USA. Queste osservazioni sono state
in parte spiegate considerando la diversa composizione della tipologia
di utenza che accede ai CAV nei due paesi, con i servizi USA principalmente
consultati da privati cittadini, mentre in Italia nel 2004 le richieste
di assistenza effettuate da questa componente sono state poco più
del 10%. Questa situazione comporta che i CAV in Italia sono meno utilizzati
per situazioni in cui l'esposizione risulta di lieve entità e che
non necessitano di interventi ospedalieri, con conseguente distorsione
nella caratterizzazione del fenomeno delle esposizioni pericolose nel
suo insieme e sovrastima della componente dovuta ad esposizioni intenzionali,
principalmente tentati suicidi in età adulta, associati all'assunzione
di sedativi/ipnotici/antipsicotici. Altro aspetto considerato è
stata la possibilità di eventuali distorsioni nella rilevazione
e classificazione della casistica dovute alla tendenza alla sottorilevazione
dei casi con esposizioni di lieve entità non gestiti in ambito
ospedaliero. In considerazione di questo ultimo aspetto, sono stati effettuati
numerosi interventi per migliorare le modalità di rilevazione e
classificazione delle informazioni.
Nel presente contributo sono riportate le analisi descrittive effettuate
prendendo in esame i casi esposti a farmaci gestiti dal CAV di Milano
nel 2005 e viene reso disponibile un elenco dettagliato delle esposizioni
rilevate durante questa annualità, con indicazioni sulle principali
caratteristiche della casistica associata. Questi dati, unitamente a quanto
riportato nel precedente rapporto riferito al 2004, sono proposti come
una prima base informativa di rilevanza nazionale per attività
di farmacovigilanza e per approfondimenti su farmaci specifici.
RAPPORTO
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