ESPOSIZIONI A FARMACI PRESE IN ESAME DAL CENTRO ANTIVELENI DI MILANO NELL'ANNO 2005



ISS. Rapporto Istisan 09/09



Il CAV di Milano, principale centro di riferimento nazionale di consulenza tossicologica, è stata la prima struttura che ha avviato un rapporto di collaborazione con l'ISS per la messa a punto del sistema di Sorveglianza Nazionale delle Esposizioni Pericolose e delle Intossicazioni (SNEPI). In questo ambito, il CAV di Milano ha reso disponibile l'insieme delle informazioni raccolte a partire dal 2004, anno in cui sono state adottate procedure di rilevazione compatibili con il flusso informativo proposto. Le prime attività di revisione e analisi svolte su questi dati hanno evidenziato che circa il 48% della casistica rilevata è riferita a esposizioni a farmaci. Pertanto, i primi approfondimenti di analisi sono stati dedicati a questa categoria di esposizione.
I risultati ottenuti esaminando 10.958 casi rilevati nel 2004 hanno permesso di evidenziare le diverse componenti in cui si articola il fenomeno delle esposizioni pericolose a farmaci in Italia e hanno reso disponibili dei primi dati di riferimento per valutare le osservazioni effettuate nelle successive annualità. Inoltre, l'adozione per la classificazione dei dati delle stesse categorie utilizzate dal Toxic Exposure Surveillance System (TESS®) hanno permesso di confrontare i risultati ottenuti con quanto rilevato dai CAV attivi negli USA.
Le osservazioni effettuate hanno evidenziato che anche nella casistica italiana è presente una rilevante componente di pazienti con età inferiore ai 6 anni (28%), principalmente esposti in modo involontario a seguito di accesso incontrollato (70%) o vittime di errori terapeutici (18%).
I soggetti in età adulta (>19 anni) hanno costituito circa il 60% dei casi e sono risultati principalmente esposti in modo intenzionale (78%). Complessivamente, circa il 49% dei casi esaminati ha riportato segni e sintomi associati all'esposizione, mentre per circa il 97% della casistica è stato prescritto almeno un intervento terapeutico. Le categorie di farmaci più frequentemente riportati hanno compreso sedativi/ipnotici/antipsicotici (48%), antidepressivi (20%) e analgesici (16%). I casi con diagnosi di reazione avversa in corso di terapia, i quali hanno costituito circa il 3% delle osservazioni, sono stati più frequentemente associati ad esposizioni a sedativi/ipnotici/antipsicotici (18%), analgesici (16%) e farmaci gastrointestinali (13%).
Il confronto della casistica italiana del 2004 con quanto rilevato nello stesso anno negli USA dal TESS® ha evidenziato rilevanti differenze per quanto riguarda la percentuale di pazienti gestiti a livello ospedaliero (79% in Italia vs 41% negli USA), la componente di soggetti in età adulta (60% in Italia vs 43% negli USA) e di esposti in modo intenzionale (52% in Italia vs 29% negli USA). Anche per quanto riguarda la distribuzione percentuale delle esposizioni sono state osservate delle differenze di rilievo, con circa il 48% delle esposizioni riferite a sedativi/ipnotici/antipsicotici in Italia vs il 9% rilevato negli USA. Queste osservazioni sono state in parte spiegate considerando la diversa composizione della tipologia di utenza che accede ai CAV nei due paesi, con i servizi USA principalmente consultati da privati cittadini, mentre in Italia nel 2004 le richieste di assistenza effettuate da questa componente sono state poco più del 10%. Questa situazione comporta che i CAV in Italia sono meno utilizzati per situazioni in cui l'esposizione risulta di lieve entità e che non necessitano di interventi ospedalieri, con conseguente distorsione nella caratterizzazione del fenomeno delle esposizioni pericolose nel suo insieme e sovrastima della componente dovuta ad esposizioni intenzionali, principalmente tentati suicidi in età adulta, associati all'assunzione di sedativi/ipnotici/antipsicotici. Altro aspetto considerato è stata la possibilità di eventuali distorsioni nella rilevazione e classificazione della casistica dovute alla tendenza alla sottorilevazione dei casi con esposizioni di lieve entità non gestiti in ambito ospedaliero. In considerazione di questo ultimo aspetto, sono stati effettuati numerosi interventi per migliorare le modalità di rilevazione e classificazione delle informazioni.
Nel presente contributo sono riportate le analisi descrittive effettuate prendendo in esame i casi esposti a farmaci gestiti dal CAV di Milano nel 2005 e viene reso disponibile un elenco dettagliato delle esposizioni rilevate durante questa annualità, con indicazioni sulle principali caratteristiche della casistica associata. Questi dati, unitamente a quanto riportato nel precedente rapporto riferito al 2004, sono proposti come una prima base informativa di rilevanza nazionale per attività di farmacovigilanza e per approfondimenti su farmaci specifici.

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