EFFETTO DELL'INTERVENTO DEL FARMACISTA SU EVENTI AVVERSI ED ERRORI MEDICI



EFFECT OF A PHARMACIST ON ADVERSE DRUG EVENTS AND MEDICATION ERRORS IN OUTPATIENTS WITH CARDIOVASCULAR DISEASE
Murray MD, Ritchey ME, Wu J, Tu W
Arch Intern Med 2009; 169:757-763


E' stata condotta un'analisi aggregata di due studi clinici nell'area cardiovascolare in cui è stata sperimentata la figura del farmacista per ridurre errori medici ed eventi avversi ai farmaci.

RIASSUNTO
CONTESTO Gli eventi avversi ai farmaci (ADE) e gli errori prescrittivi incidono notevolmente sulla qualità della cura. Studi effettuati in pazienti ospedalizzati suggeriscono che il farmacista può ridurre questi eventi, mentre studi su pazienti ambulatoriali non sono ancora stati compiuti.
METODI È stata condotta un'analisi aggregata di due studi clinici randomizzati e controllati per determinare l'effetto dell'intervento di un farmacista sugli ADE e sugli errori di prescrizione. Sono stati studiati 800 casi ambulatoriali di ipertensione, stratificata in complicata (n=535) e non complicata (n=265). I pazienti con ipertensione complicata avevano insufficienza cardiaca o altre complicazioni cardiovascolari. Mediante l'uso di software è stata compiuta l'analisi dei record relativi a un anno per identificare eventi classificati come ADE e prevenibili o come potenziali ADE.
RISULTATI Di 800 partecipanti (età media 59 DS10 anni), 484 (90,5%) e 258 (97,4%) partecipanti sono rimasti
dopo 12 mesi rispettivamente nello strato iniziale di ipertensione complicata o non complicata. In confronto al gruppo di controllo il rischio di qualsiasi evento era il 34% più basso nel gruppo di intervento (risk ratio [RR] 0,66; IC al 95% 0,50-0,88), considerando eventi avversi a più basso rischio (RR 0,65; 0,47-0,90), eventi avversi prevenibili (RR 0,52; 0,25-1,09) ed errori medici (RR 0,63; 0,40-0,98).
CONCLUSIONI Questa analisi post hoc suggerisce che l'intervento di un farmacista per migliorare l'uso di farmaci in pazienti ambulatoriali con malattia cardiovascolare diminuisce il rischio di ADE e di errori medici. Sono necessari, comunque, ulteriori studi per confermare questi risultati.