RIASSUNTO
CONTESTO I pazienti nelle unità di terapia intensiva hanno
disfunzioni multiorgano e parametri farmacocinetici alterati, per cui
sono suscettibili a reazioni avverse ai farmaci (ADR).
SCOPO L'obiettivo di questo studio era di valutare le caratteristiche
delle ADR fra pazienti ricoverati in reparti di terapia intensiva e operare
un confronto con pazienti che non hanno avuto esperienze di ADR.
METODI Studio prospettico osservazionale della durata di un anno,
effettuato nei reparti di terapia intensiva di un ospedale di cura terziaria.
Sono stati analizzati i dati relativi a pazienti con ADR e sono state
successivamente confrontate le caratteristiche dei pazienti con e senza
ADR.
RISULTATI Di 128 pazienti ammessi nel reparto di terapia intensiva,
222 (28,4%) hanno avuto esperienza di ADR. Sono stati rilevati casi in
cui più ADR sono state indotte dallo stesso farmaco (38,7%) e casi
di ADR serie (37%). Il sistema rene/elettroliti era il più frequentemente
coinvolto nelle ADR (21%). Lo spettro clinico delle ADR includeva insufficienza
renale acuta (11,4%), danni epatici (5,4%), disfunzioni ematologiche (4,2%),
attacchi epilettici (3,3%), sanguinamenti gastrointestinali maggiori (3,3%)
e ADR cutanee (3,3%). La classe di farmaci più frequentemente coinvolta
era quella degli antimicrobici (27%). Il farmaco più spesso implicato
era furosemide (6,8%). Le ADR che sono segnalate meno frequentemente includevano
eritema multiforme azitromicina-indotto, eritema multiforme e vasculite
leflunamide-indotte, attacchi epilettici ceftadizima-indotti ed epatite
ceftriaxone-indotta. La comorbidità, la politerapia e la durata
della degenza erano significativamente più alte in pazienti con
ADR in confronto a quelli che non avevano avuto esperienza di ADR. In
tre casi l'ADR è stata fatale.
CONCLUSIONI È stata rilevata un'alta incidenza di ADR
serie e multiple, caratterizzate da un vasto
spettro di implicazioni cliniche. Per i farmaci più nuovi sono
state osservate ADR raramente segnalate.
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