RIASSUNTO
OBIETTIVO Valutare simultaneamente il rischio cardiovascolare (CV)
e gastrointestinale (GI) da farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS)
e inibitori delle ciclossigenasi 2 (COX-2).
METODI Usando il PHARMO Record Linkage System, che include
i dati sulla dispensazione dei farmaci e sulle ospedalizzazioni di oltre
2 milioni di residenti in Olanda, sono stati identificati soggetti con
primo ricovero per infarto miocardico acuto (IMA) ed eventi CV e GI. L'uso
di inibitori COX-2 e di FANS è stato classificato come remoto,
recente e corrente. I casi sono stati appaiati a controlli in rapporto
di 1 a 4 per età e per data dell'evento. È stata condotta
un'analisi multivariata aggiustata per sesso, storia di ospedalizzazione
e farmaci.
RISULTATI Confrontato con l'uso remoto, il rischio di IMA era maggiore
per gli utilizzatori correnti di inibitori COX-2 (odds ratio [OR] aggiustato
1,73; IC al 95% 1,37-2,19) e FANS (OR 1,41; 1,23-1,61), complessivamente.
Il rischio di IMA era
significativamente più alto con celecoxib
(2,53; 1,53-4,18), rofecoxib (1,60; 1,22-2,10), ibuprofene (1,56; 1,19-2,05)
e diclofenac (1,51; 1,22-1,87). Il rischio CV da uso corrente di singoli
inibitori COX-2 e FANS era significativamente maggiore (OR da 1,17 a 1,64),
così come il rischio GI con l'uso corrente di rofecoxib (OR 1,99;
1,51-2,63), naprossene (OR 4,44; 3,36-5,86), ibuprofene (OR 1,90; 1,40-2,58),
diclofenac (OR 4,77; 3,94-,5,76), altri FANS (OR 2,59; 2,08-3,21), ma
non celecoxib (OR 1,36; 0,70-2,66). Rispetto all'uso corrente di celecoxib,
il rischio di IMA era significativamente più basso con l'uso di
solo naprossene (OR 0,48; 0,26-0,87). Il rischio GI aumentava con l'uso
corrente di naprossene (OR 3,26; 1,59-6,70) e diclofenac (OR 3,50; 95%1,76-6,98).
CONCLUSIONI Il rischio di IMA e di CV aumentava in modo simile
con l'utilizzo di singoli inibitori COX-2 e FANS, mentre il rischio GI
era maggiore per naprossene e diclofenac. Non può essere esclusa
l'influenza di fattori confondenti residui.
|