RIASSUNTO
SCOPO L'esperienza nella reale pratica clinica con farmaci anti-obesità
ha mostrato che patologie psichiatriche e cardiovascolari possono essere
riportate come eventi avversi. Per un'adeguata valutazione del rischio
di questi farmaci è necessaria la conoscenza del profilo di rischio
al basale dei pazienti che iniziano la terapia e l'approfondimento dei
pattern d'uso. Scopo di questo studio era indagare se le caratteristiche
basali dei pazienti che iniziano ad assumere un farmaco anti-obesità
differiscono da quelle di soggetti non trattati e studiare i pattern di
utilizzo di questi farmaci.
METODI E' stato condotto uno studio di coorte con base di popolazione
nel database IPCI (1995-2007). La coorte indice comprendeva tutte le persone
che iniziavano l'assunzione di un farmaco anti-obesità. La coorte
di riferimento era composta al
massimo da
6 pazienti per ognuno dei soggetti della
coorte indice, campionati in modo randomizzato dalla medicina generale,
con la stessa data indice. Le caratteristiche al basale sono state valutate
per entrambe le coorti. La coorte indice è stata seguita per 1
anno, allo scopo di studiare i pattern d'uso. È stata usata una
regressione logistica incondizionata per calcolare gli odds ratio crudi
e gli intervalli di confidenza al 95%.
RISULTATI Le coorti indice e di riferimento comprendevano 1471
e 8736 persone, rispettivamente. Sia le comorbidità cardiovascolari
che quelle psichiatriche erano più prevalenti nella prima coorte.
Il 77,7% dei pazienti interrompeva l'assunzione del farmaco entro i primi
90 giorni. Gli utilizzatori di farmaci anfetamino-simili differivano dai
pazienti trattati con orlistat o sibutramina, mentre i soggetti in terapia
con orlistat e quelli con sibutramina erano altamente confrontabili.
CONCLUSIONI La maggior prevalenza di comorbidità costituisce
un fattore di rischio al basale, che può tradursi in una maggior
occorrenza di patologie psichiatriche e cardiovascolari nel periodo di
utilizzo dei farmaci anti-obesità. Una durata limitata della terapia
può ridurre i possibili benefici cardiovascolari della riduzione
del peso.
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