PROFILO DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE E PSICHIATRICO IN PAZIENTI TRATTATI CON FARMACI ANTI-OBESITÀ



CARDIOVASCULAR AND PSYCHIATRIC RISK PROFILE AND PATTERNS OF USE IN PATIENTS STARTING ANTI-OBESITY DRUGS
Willemen MJ, Mantel-Teeuwisse AK, M Straus SM, et al.
Pharmacoepidemiol Drug Saf, pubblicato on line il 5 maggio 2009


E' stata riportata una maggior prevalenza di storia di morbilità cardiovascolare e psichiatrica in pazienti trattati con farmaci anti-obesità: la conoscenza delle loro caratteristiche basali è fondamentale per la corretta interpretazione del bilancio rischio/beneficio di questa terapia.

RIASSUNTO
SCOPO L'esperienza nella reale pratica clinica con farmaci anti-obesità ha mostrato che patologie psichiatriche e cardiovascolari possono essere riportate come eventi avversi. Per un'adeguata valutazione del rischio di questi farmaci è necessaria la conoscenza del profilo di rischio al basale dei pazienti che iniziano la terapia e l'approfondimento dei pattern d'uso. Scopo di questo studio era indagare se le caratteristiche basali dei pazienti che iniziano ad assumere un farmaco anti-obesità differiscono da quelle di soggetti non trattati e studiare i pattern di utilizzo di questi farmaci.
METODI E' stato condotto uno studio di coorte con base di popolazione nel database IPCI (1995-2007). La coorte indice comprendeva tutte le persone che iniziavano l'assunzione di un farmaco anti-obesità. La coorte di riferimento era composta
al massimo da 6 pazienti per ognuno dei soggetti della coorte indice, campionati in modo randomizzato dalla medicina generale, con la stessa data indice. Le caratteristiche al basale sono state valutate per entrambe le coorti. La coorte indice è stata seguita per 1 anno, allo scopo di studiare i pattern d'uso. È stata usata una regressione logistica incondizionata per calcolare gli odds ratio crudi e gli intervalli di confidenza al 95%.
RISULTATI Le coorti indice e di riferimento comprendevano 1471 e 8736 persone, rispettivamente. Sia le comorbidità cardiovascolari che quelle psichiatriche erano più prevalenti nella prima coorte. Il 77,7% dei pazienti interrompeva l'assunzione del farmaco entro i primi 90 giorni. Gli utilizzatori di farmaci anfetamino-simili differivano dai pazienti trattati con orlistat o sibutramina, mentre i soggetti in terapia con orlistat e quelli con sibutramina erano altamente confrontabili.
CONCLUSIONI La maggior prevalenza di comorbidità costituisce un fattore di rischio al basale, che può tradursi in una maggior occorrenza di patologie psichiatriche e cardiovascolari nel periodo di utilizzo dei farmaci anti-obesità. Una durata limitata della terapia può ridurre i possibili benefici cardiovascolari della riduzione del peso.