RISCHIO/BENEFICIO DI ASPIRINA IN PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA DELLE MALATTIE VASCOLARI



ASPIRIN IN THE PRIMARY AND SECONDARY PREVENTION OF VASCULAR DISEASE: COLLABORATIVE META-ANALYSIS OF INDIVIDUAL PARTICIPANT DATA FROM RANDOMISED TRIALS
Antithrombotic Trialists' (ATT) Collaboration
The Lancet 2009; 373:1849-1860


Una nuova metanalisi ha dimostrato che, anche se l'uso regolare dell'aspirina può ridurre l'incidenza di infarti non fatali o di ictus di circa il 12 per cento, determina un aumento del 33 per cento del rischio di emorragie nelle persone che non hanno un'anamnesi di malattie vascolari importanti.

RIASSUNTO
CONTESTO Aspirina a basso dosaggio produce un beneficio netto sostanziale e ben definito per molte persone che presentano malattie vascolari occlusive. Gli autori hanno voluto determinare il rapporto rischio/beneficio in prevenzione primaria.
METODI E' stata condotta una metanalisi di eventi vascolari gravi (infarto del miocardio, ictus e morte vascolare) e di sanguinamenti maggiori in 6 trial di prevenzione primaria (95.000 soggetti a basso-medio rischio, 660.000 anni-persona, 3554 eventi vascolari maggiori) e 16 trial si prevenzione secondaria (17.000 soggetti a rischio medio-alto, 43.000 anni-persona, 3306 eventi vascolari maggiori) che hanno confrontato aspirina a lungo termine vs controllo. Viene riportata l'analisi per intention-to-treat del primo evento durante un periodo prefissato di terapia.
RISULTATI Nei trial di prevenzione primaria l'assegnazione al gruppo aspirina ha determinato una riduzione proporzionale del 12% negli eventi vascolari seri (0,51%/anno aspirina vs 0,57%/anno controlli; p=0,0001), dovuta principalmente alla diminuzione di un quinto dell'infarto miocardico non fatale (0,18%/anno vs 0,23%/anno; p<0,0001). L'effetto netto sull'ictus non era significativo (0,20%/anno vs 0,21%/anno; p=0,4: ictus emorragico 0,04%/anno vs 0,03%/anno; p=0,05; altri ictus 0,16%/anno vs 0,18%/anno; p=0,08). La mortalità vascolare non differiva significativamente (0,19%/anno vs 0,19%/anno; p=0,7). Aspirina aumentava i sanguinamenti gastrointestinali maggiori ed extracranici (0,10%/anno vs 0,07%/anno; p<0,0001) ed i principali fattori di rischio per le malattie coronariche lo erano anche per l'emorragie. Nei trial di prevenzione secondaria, l'assegnazione al gruppo aspirina ha determinato una riduzione assoluta maggiore negli eventi vascolari gravi (6,7%/anno vs 8,2%/anno; p<0,0001), con un aumento non significativo nel rischio di ictus emorragico, ma una riduzione di circa un quinto nel rischio di ictus totali (2,08%/anno vs 2,54%/anno; p=0,002) e di eventi coronarici (4,3%/anno vs 5,3%/anno; p<0,0001). Le riduzioni proporzionali nell'outcome combinato di tutti gli eventi vascolari seri erano simili per uomini e donne, sia in prevenzione primaria che secondaria.
INTERPRETAZIONE In prevenzione primaria aspirina ha un valore netto incerto, come riduzione degli eventi occlusivi, che deve essere pesato contro qualsiasi aumento di sanguinamenti maggiori. Sono in corso ulteriori trial.