PRIMO CASO DI RABDOMIOLISI INDOTTA DA CLARITROMICINA



RHABDOMYOLYSIS FOLLOWING CLARITHROMYCIN MONOTHERAPY
Brener ZZ, Bilik I, Khorets B, et al.
Am J Med Sci, pubblicato on line il 26 maggio 2009



RIASSUNTO
Un uomo afro-americano di 45 anni è stato ricoverato per diffuso dolore e forte debolezza muscolari. L'analisi della sua storia medica ha rivelato che 10 giorni prima del ricovero il paziente lamentava sintomi di sinusite per cui era stato trattato con claritromicina 500 mg per via orale per 10 giorni. Al sesto giorno di terapia il paziente accusava una progressiva debolezza alla basse estremità, dolore muscolare e urine scure. Il paziente aveva riportato un simile episodio di debolezza muscolare dopo trattamento con claritromicina 2 anni prima, poi regredita con la sospensione della terapia antibiotica. La storia medica del paziente non presentava altri elementi degni di nota compreso l'esclusione da parte del paziente dell'assunzione di ecstasy, cocaina o altri farmaci o rimedi a base di erbe. Al momento del ricovero l'esame fisico rivelava diffusa tenerezza muscolare, dolore e urine scure. I dati di laboratorio includevano creatina chinasi serica (CK) 550,250 U/L (range normale 38-174 U/L), aspartato amminotrasferasi 1000 U/L (range normale 5-35 U/L). I risultati di un calcolo completo delle cellule del sangue, elettroliti serici e test di funzionalità renale erano nella norma, come anche l'aspetto delle urine. La mioglobina urinaria era 450 ng/mL (valore normale 5ngm/L). In base a questi dati è stata effettuata una diagnosi di rabdomiolisi. La causa più probabile era claritromicina, poichè era l'unico farmaco assunto prima che i sintomi iniziassero. La claritromicina veniva dunque sospesa e il paziente veniva inizialmente trattato con sodio bicarbonato titolato a pH urinario (6,5). I livelli di CK e mioglobina diminuivano gradualmente e la forza muscolare del paziente migliorava. Al quarto giorno di degenza il paziente veniva dimesso.