GRANULOMI PALPEBRALI E POSACONAZOLO



IATROGENIC EYELID GRANULOMATA: A CASE REPORT
Haider D, Wynn R, Sadiq SA
Am J Ther, pubblicato on line l'8 maggio 2009



RIASSUNTO
I granulomi palpebrali sono molto ben conosciuti agli oftalmologi semplicemente come calazi. In questo case report si riporta una possibile causa iatrogenica manifestatasi in una forma atipica.
Gli autori riportano una possibile associazione tra posaconazolo, un nuovo antifungino sistemico, e granuloma palpebrale. Un bambino di 12 anni riportava una storia di 2 settimane di granuloma palpebrale bilaterale. Alla sospensione del farmaco è stato notata una riduzione del granuloma e dei sintomi, che sono tornati a peggiorare dopo la ripresa della terapia.
Il bambino era affetto da leucemia linfocitaria e aveva sviluppato aspergillosi cerebrale come conseguenza dell'immunosoppressione, curata con diversi agenti antifungini tra cui ultimo posaconazolo, un nuovo farmaco antifungino, indicato per casi di aspergillosi in pazienti non responsivi o intolleranti ad anfotericina o itraconazolo. Il paziente si è presentato per curare i calazi nel novembre 2005, tre mesi dopo l'inizio della terapia con posaconazolo e dopo due settimane di congiuntivite bilaterale. L'esame dei tamponi prelevati non aveva rilevato segni di crescita microbica. Sono stati provati senza successo farmaci come cloramfenicolo, ciprofloxacina per via orale e lacrime artificiali. L'esame oftalmico aveva rivelato un granuloma bilaterale alle palpebre inferiori con blefarite, curata inizialmente con un unguento a base di cloramfenicolo. Dopo due settimane il paziente ritornava con un peggioramento dei sintomi, congiuntiva palpebrale sanguinante e granuloma di maggiori dimensioni. Nuovi esami dei tamponi rivelavano solo leucociti ed una biopsia escludeva la presenza di tumori e mostrava la presenza di cellule epitelioidi consistenti con la presenza di tessuto di calazio. Subito prima della biopsia posaconazolo veniva sospeso, determinando un miglioramento dei sintomi, che si ripresentavano dopo 3 settimane alla ripresa della terapia. Poiché posaconazolo era necessario per curare l'aspergillosi cerebrale, non esisteva la possibilità di sospendere nuovamente il farmaco. Il calazio veniva controllato con unguento contenente betametasone.
In base alla conoscenza degli autori una associazione tra posaconazolo e granulomi palpebrali non era stata ancora segnalata.