RIASSUNTO
OBIETTIVI Descrivere gli errori terapeutici con farmaci cardiovascolari
nella popolazione pediatrica e determinare pazienti e terapie per i quali
questo errore sia più frequentemente riportato e/o più dannoso.
METODI Sono stati analizzati gli errori con farmaci cardiovascolari
in pazienti di età inferiore ai diciotto anni, sulla base dei report
presenti nel database statunitense Pharmacopeia MEDMARX, relativamente
al periodo 2003-2004. I report sono stati stratificati in base ad un punteggio
di danno crescente (A errore evitato per poco; B-D errore senza danno;
E-I errore con danno). Le proporzioni di report di errori con danno sono
state determinate per classe terapeutica e per gruppo di età. Sono
stati definiti come farmaci ad alto rischio gli antiaritmici, gli antipertensivi,
la digossina e i bloccanti del canale del calcio.
RISULTATI Da un totale di 147 strutture sono stati inviati 821
report, con una prevalenza del 70% da parte degli ospedali di comunità.
L'età media del paziente era di quattro anni (mediana 0,9 anni).
Gli errori erano più comuni nei reparti di medicina generale, nelle
unità pediatriche e nelle farmacie ospedaliere. L'errore più
frequente era legato alla somministrazione del farmaco, in particolare
ad un dosaggio improprio. L'analisi della gravità ha mostrato il
5% di mancati infortuni, il 91% di errori senza danno e il 4% di errori
con danno; non erano presenti report di errori fatali. Complessivamente,
sono stati coinvolti 893 farmaci per gli
821 report. I diuretici erano i farmaci più
frequentemente segnalati, seguiti da antipertensivi, inibitori dell'angiotensina,
antagonisti beta-adrenergici, digossina e calcio-antagonisti. I calcio
antagonisti, gli inibitori delle fosfodiesterasi, gli anti-aritmici e
la digossina erano associati alla maggior parte degli eventi dannosi,
nonostante le differenze di questi farmaci in confronto con altre classi
terapeutiche non fossero statisticamente significative. Il 50% dei report
era relativo a bambini di età inferiore ad un anno. La proporzione
di eventi dannosi non mostrava differenze in base all'età del paziente.
CONCLUSIONI I bambini di età inferiore ad un anno erano
più frequentemente soggetti ad errori terapeutici con farmaci cardiovascolari,
in base ai report presenti in un database nazionale di segnalazione spontanea
di errori terapeutici. La proporzione di errori che hanno portato a danno
non era significativamente differente dopo stratificazione per età
o per tipo di terapia cardiovascolare. La maggior parte degli errori era
avvenuta nella fase di somministrazione del farmaco, soprattutto a causa
d'un errato dosaggio.
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