RIASSUNTO
CONTESTO I bifosfonati sono ampiamente utilizzati nel trattamento
dell'osteoporosi, ma ci sono perplessità circa un potenziale legame
tra questa terapia e la fibrillazione atriale.
OBIETTIVO Si è voluto valutare sistematicamente il rischio
di fibrillazione atriale associato all'uso di bifosfonati.
METODI La ricerca è stata condotta in MEDLINE, siti della
autorità regolatorie, registri dei trial di aziende farmaceutiche
e schede tecniche di prodotti coinvolti in trial randomizzati e controllati
(RCT) e in studi osservazionali controllati, pubblicati in inglese entro
maggio 2008. Sono stati selezionati RCT di bifosfonati contro placebo
per osteoporosi o fratture, con almeno tre mesi di follw-up e dati riguardanti
la fibrillazione atriale. Per gli studi osservazionali, sono stati inclusi
studi caso-controllo o di coorte che hanno valutato il rischio di fibrillazione
atriale in pazienti esposti a bifosfonati rispetto ai non esposti. Sono
stati estratti i dati sulla fibrillazione polmonare con end point primario
e su ictus e mortalità cardiovascolare con end point secondari.
SINTESI DEI DATI E RISULTATI Sono stati calcolati gli odds ratio
aggregati (OR) usando una metanalisi a effetti casuali ed è stata
stimata l'eterogeneità con l'I2 statistico. L'esposizione a bifosfonati
era significativamente associata al rischio di gravi eventi avversi di
fibrillazione atriale in una metanalisi di 4 set di dati da trial (OR
1,47; IC al 95% 1,01-2,14; p=0,04; I2=46%). Tuttavia, la metanalisi di
tutti gli eventi di fibrillazione atriale (gravi e non gravi) dallo stesso
set di dati portava a un OR aggregato pari a 1,14 (0,96-1,36; p=0,15;
I2=0%). Sono stati identificati 2 studi caso-controllo, uno dei quali
mostrava un'associazione tra l'esposizione a bifosfonati (qualunque esposizione)
e la fibrillazione atriale (OR aggiustato 1,86; 1,09-3,15), mentre l'altro
non mostrava alcuna associazione (OR aggiustato 0,99; 0,90-1,10). Entrambi
gli studi non supportavano l'ipotesi di un'associazione tra gli utilizzatori
correnti. Non è stato osservato un aumento significativo del rischio
di ictus (tre set di dati da trial OR 1,00; 0,82-1,22; p=0,99; I2=0%)
o di mortalità cardiovascolare (tre set di dati da trial OR 0,86;
0,66-1,13; p=0,28; I2=31%).
CONCLUSIONE Mentre alcuni dati sembrano confermare l'associazione
tra bifosfonati e fibrillazione atriale grave, l'eterogeneità delle
evidenze esistenti, così come la scarsità delle informazioni
su alcuni farmaci, preclude ogni conclusione definitiva circa l'esatta
natura del rischio.
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