TIOTROPIO BROMURO ED EVENTI AVVERSI CARDIOVASCOLARI



TIOTROPIUM AND RISK FOR FATAL AND NONFATAL CARDIOVASCULAR EVENTS IN PATIENTS WITH CHRONIC OBSTRUCTIVE PULMONARY DISEASE: SYSTEMATIC REVIEW WITH META-ANALYSIS
Rodrigo GJ, Castro-Rodriguez JA, Nannini LJ, et al.
Respir Med, pubblicato on line il 23 giugno 2009


Una revisione sistematica con metanalisi ha valutato l'effetto di tiotropio bromuro sul sistema cardiovascolare di pazienti con malattia polmonare cronico-ostruttiva.

RIASSUNTO
CONTESTO L'uso di anticolinergici nella popolazione di pazienti affetti da malattia polmonare cronica ostruttiva (chronic obstructive pulmonary disease, COPD) è oggetto di preoccupazioni per quanto riguarda la sicurezza. Lo scopo di questa revisione era di valutare il rischio cardiovascolare legato all'uso regolare di tiotropio bromuro per via inalatoria in pazienti con COPD di qualsiasi grado di severità.
METODI È stata condotta una ricerca sistematica in MEDLINE, EMBASE, nel registro dei trial controllati del gruppo Cochrane (Cochrane Controlled Trials Register), nel registro dei trial dei produttori e nei database dell'FDA, senza restrizioni di lingua.
L'outcome primario composito comprendeva eventi avversi cardiovascolari maggiori, mortalità cardiovascolare e infarto miocardico non fatale (IM) o ictus durante il periodo di trattamento.
Il rischio relativo (RR) è stato stimato usando il modello ad effetti fissi, mentre l'eterogeneità statistica è stata valutata con la statistica I(2).
RISULTATI Sono stati selezionati 90 trial clinici randomizzati e controllati (18.111 partecipanti). Non sono state osservate differenze relativamente all'incidenza di eventi avversi cardiovascolari (RR 0,96; IC al
95% 0,82-1,12; I(2) 6%). Per quanto riguarda i componenti singoli dell'outcome composito, il tiotropio non aumentava significativamente il rischio di morte cardiovascolare (RR 0,93; 0,73-1,20; I(2) 1%), infarto miocardico non fatale (RR 0,84; 0,64-1,09; I(2) 0%) e ictus non fatale (RR 1,04; 0,78-1,39; I(2) 0%). Una storia di abitudine al di fumo con un consumo superiore a 55 pacchetti di sigarette all'anno era associato ad un più alto tasso di eventi avversi cardiovascolari in pazienti trattati con tiotropio.
CONCLUSIONI In confronto con un controllo (placebo o salmeterolo) il tiotropio non aumenta significativamente il rischio di eventi avversi cardiovascolari maggiori fra pazienti con COPD. L'analisi dei sottogruppi ha mostrato che una storia di abitudine al fumo può modificare
in senso negativo questo rischio.