SAFETY OF NON-STEROIDAL ANTI-INFLAMMATORY DRUGS: NUOVO PROGETTO EUROPEO SUI FANS



Fonte: www.sos-nsaids-project.org. Luglio 2009



Guidare il medico nella valutazione dei rischi gastrointestinali e cardiovascolari derivanti dall'uso degli antinfiammatori non steroidei (Fans). Questo il principale obiettivo di Sos (Safety of non-steroidal anti-inflammatory drugs), il progetto europeo che prevede la raccolta e l'analisi di dati clinici estrapolati dai database di 11 istituzioni di ricerca in Europa e in Canada e riguardanti l'impiego di questi farmaci in circa 35mila pazienti. I risultati ottenuti dal team del progetto Sos aiuteranno i professionisti sanitari a decidere quale Fans comporta il minor rischio gastrointestinale e cardiovascolare per ogni singolo paziente. Il team sta revisionando i testi dei trial clinici e i risultati osservati, per capire le attuali lacune nella conoscenza e poter individuare eventuali incoerenze metodologiche inerenti a questi studi. Il consorzio Sos è composto da esperti del Centro medico dell'Università Erasmus nei Paesi Bassi, la Fundacio IMIM in Spagna, l'Università di Milano-Bicocca in Italia, l'istituto RTI (Research Triangle Institute) in Spagna, la Università Bremen in Germania, il Research Institute of the McGill University Health Centre in Canada, l'Azienda Ospedaliera di Padova in Italia, la PHARMO Cooperation nei Paesi Bassi, la Universitè Victor-Segalen Bordeaux II in Francia, l'Azienda Sanitaria Locale della provincia di Cremona in Italia e la University of Nottingham nel Regno Unito.
Da tempo è stato notato che i Fans tradizionali, utilizzati di routine per il trattamento di condizioni dolorose e infiammatorie, espongono a numerosi rischi gastrointestinali. Le cifre sono preoccupanti: nell'Unione europea si stimano migliaia di questi effetti collaterali ogni anno. L'arrivo dei Coxib, nuova generazione di antinfiammatori, sembrava aver risolto il problema. Ma dopo alcuni anni si è rilevato che i minori effetti collaterali a livello gastrointestinale sono controbilanciati da una maggiore incidenza d'eventi cardiovascolari, tra cui infarto miocardico e ictus.
È giunto il momento di stabilire modelli decisionali sia per i medici sia per le agenzie regolatorie dei farmaci.

COMUNICATO STAMPA