RIASSUNTO
CONTESTO Evidenze suggeriscono l'esistenza di un'associazione
tra farmaci antipsicotici e diabete di nuova insorgenza, ma sono scarse
le conoscenze sul rischio di iperglicemia tra soggetti con diabete preesistente.
METODI Usando un disegno caso-controllo innestato e un database
sanitario della popolazione in Ontario, Canada, soggetti di almeno 66
anni con diabete e che avevano iniziato una terapia con antipsicotici
tra l'1 aprile 2002 e il 31 marzo 2006 sono stati seguiti dall'inizio
del trattamento fino al 31 marzo 2007. La coorte è stata suddivisa
in 3 gruppi: trattati con insulina, trattati solo con antidiabetici orali
e non trattati con antidiabetici. Come casi sono stati definiti pazienti
ospedalizzati (visita al pronto soccorso o ricovero ospedaliero) per iperglicemia.
Ogni caso è stato appaiato a 10 controlli. È stata confrontata
la probabilità di sviluppare iperglicemia tra gli utilizzatori
correnti di antipsicotici tipici e atipici con quella in soggetti che
nel passato avevano fatto uso di antipsicotici (terapia interrotta da
almeno 180 giorni), sulla base delle prescrizioni più vicine alla
data dell'evento.
RISULTATI Di 13.817 pazienti studiati, 1515 (11,0%) erano stati
ospedalizzati per iperglicemia. Il trattamento antipsicotico corrente
era associato a un rischio maggiore di iperglicemia rispetto all'uso pregresso
in tutti i gruppi di diabetici (rate ratio complessivo aggiustato 1,50;
IC al 95% 1,29-1,74). Il rischio aumentava nei pazienti trattati con antipsicotici
tipici e atipici ed era estremamente alto tra chi aveva appena iniziato
la terapia (solo una prescrizione prima dell'evento).
CONCLUSIONI Nei pazienti anziani diabetici, l'inizio del trattamento
con un antipsicotico era associato a un significativo aumento del rischio
di ospedalizzazione per iperglicemia (p<0,001). Il rischio era particolarmente
alto durante le prime fasi della terapia e l'aumento era evidente per
tutti i farmaci antipsicotici.
|