RIASSUNTO
Questo studio multicentrico ha valutato l'attuazione di un nuovo modello
di farmacovigilanza, focalizzato su tre categorie farmacologiche di ampio
utilizzo (antinfiammatori non steroidei, FANS; anticoagulanti orali; antipertensivi).
Oltre alle modalità tradizionali di farmacovigilanza, è
stata condotta un'indagine attiva, utilizzando un intervista telefonica.
I pazienti dimessi dall'ospedale partecipante sono stati inclusi nello
studio, previa firma del consenso informato, se la terapia loro prescritta
comprendeva i farmaci sopra citati. Sono stati intervistati 300 soggetti,
100 per ciascuna categoria farmacologica. Per un periodo di 6 mesi dopo
la dimissione ospedaliera è stata condotta una tradizionale survey
di farmacovigilanza. Circa 30 giorni dopo la dimissione, i pazienti sono
stati intervistati dallo staff medico e i dati sono stati raccolti. Il
gruppo di pazienti in FANS evidenziava una percentuale significativa di
emorragia grave tra i soggetti trattati con acido acetilsalicilico (ASA)
come antiaggregante (6,8%) rispetto a chi assumeva un FANS non-ASA, al
dosaggio terapeutico (1,8%). Da questi dati sembra che il modello di farmacovigilanza
fosse in grado di mostrare meglio un problema reale per la categoria dei
FANS, in particolare evidenziando una sottoclasse farmacologica (ASA)
più facilmente responsabile di ADR di quanto atteso dai dati in
letteratura relativamente all'intera classe farmacologica. Dato l'impegno
economico richiesto, questo metodo di farmacovigilanza può essere
applicato come strumento selezionati quando i segnali di farmacovigilanza
da un database internazionale diventano consistenti o per nuovi farmaci
di diffuso utilizzo, per individuare sottoclassi farmacologiche potenzialmente
dannose, normalmente nascoste dal complesso delle ADR dell'intera classe
farmacologica.
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