RISCHIO DI EVENTI CARDIOVASCOLARI IN PAZIENTI TRATTATI CON CLOPIDOGREL E PRASUGREL IN COMBINAZIONE A INIBITORI DI POMPA



PHARMACODYNAMIC EFFECT AND CLINICAL EFFICACY OF CLOPIDOGREL AND PRASUGREL WITH OR WITHOUT A PROTON-PUMP INHIBITOR: AN ANALYSIS OF TWO RANDOMISED TRIALS
O'Donoghue ML, Braunwald E, Antman EM, et al.
Lancet 2009; 374:989-97


Nei pazienti con sindrome coronarica acuta e intervento coronarico percutaneo pianificato, l'uso di un inibitore di pompa in combinazione con clopidogrel o prasugrel non è associato all'aumento del rischio di eventi cardiovascolari.

RIASSUNTO
OBIETTIVO Gli inibitori della pompa protonica (PPI) vengono spessi prescritti in combinazione con le tienopiridine. Esistono dati contrastanti riguardo il possibile effetto di diminuzione dell'efficacia di clopidogrel da parte dei PPI. Scopo dello studio era di determinare l'associazione tra uso di PPI, misura della funzionalità piastrinica e outcome clinici nei pazienti trattati con clopidogrel o prasugrel.
METODI Nel trial PRINCIPLE-TIMI 44, l'end point primario era l'inibizione dell'aggregazione piastrinica a 6 ore, determinata mediante aggregometria a trasmissione di luce. Nel trial TRITON-TIMI 38 l'end point primario era un composito di morte CV, infarto miocardico o ictus. In entrambi gli studi l'uso di PPI era a discrezione del medico. E' stato usato il modello multivariato di Cox con propensity score per determinare l'associazione tra uso di PPI e outcome clinici.
RISULTATI Nel TIMI 44, 201 pazienti che hanno subito un intervento coronarico percutaneo d'elezione sono stati assegnati in modo random a prasugrel (N=102) o a clopidogrel ad alte dosi (N=99). L'inibizione media dell'aggregazione piastrinica era significativamente più bassa nei pazienti che assumevano anche un PPI a 6 ore dopo 600 mg di dose da carico di clopidogrel (23,2±19,5% vs 35,2±20,9%; p=0,02), mentre una differenza più modesta era rilevabile con o senza PPI dopo una dose da carico di 60 mg di prasugrel. Nel TIMI 38, 13.608 pazienti con una sindrome coronarica acuta sono stati randomizzati a prasugrel (N=6.813) o clopidogrel (N=6795). Nello studio il 33% (N=4529) dei pazienti erano in terapia con PPI al momento della randomizzazione. Non esisteva alcuna associazione tra uso di PPI e rischio di end point primario nei pazienti trattati con clopidogrel (hazard ratio aggiustati 0,94; IC al 95% 0,80-1,11) o prasugrel (1,00; 0,84-1,20).
INTERPRETAZIONE I presenti risultati non supportano la necessità di evitare l'uso concomitante di PPI, quando clinicamente indicato, in pazienti che già sono in terapia con clopidogrel o prasugrel.