RISCHIO DI FRATTURE ASSOCIATO ALL'USO DI TIAZOLIDINEDIONI



THE RISK OF FRACTURES ASSOCIATED WITH THIAZOLIDINEDIONES: A SELF-CONTROLLED CASE-SERIES STUDY
Douglas IJ, Evans SJ, Pocock S, Smeeth L
PLoS Med 2009; 6:e1000154


L'uso di tiazolidinedioni è stato correlato a un aumento del rischio di fratture, indipendentemente dal sesso e dal principio attivo; il rischio era più grande quanto maggiore era la durata dell'esposizione.

RIASSUNTO
CONTESTO I risultati dai trial clinici hanno suggerito che i tiazolidinedioni rosiglitazone e pioglitazone, farmaci antidiabetici, sono associati a un aumento del rischio di fratture, ma questi studi hanno una potenza ridotta. L'aumento del rischio in questi trial sembra essere limitato alle donne e coinvolge principalmente fratture a braccia, polsi, gambe, piedi: un profilo di rischio che non può essere prontamente spiegato. L'obiettivo di questa analisi era indagare ulteriormente il rischio di fratture associato all'uso di tiazolidinedioni.
METODI E RISULTATI Il disegno self-controlled case-series è stato usato per confrontare i tassi di fratture durante l'esposizione a tiazolidinedioni e nei periodi di non esposizione e quindi stimare il tasso di incidenza (RR) intra-persona. Sono stati usati i dati anonimizzati della medicina generale dal United Kingdom General Practice Research Database (GPRD).
Sono stati inclusi tutti i pazienti di almeno 40 anni con registrazione di una frattura e almeno una prescrizione di tiazolidinedioni (n=1.819). E' stato osservato un RR intra-persona di 1,43 (IC al 95% 1,25-1,62) per fratture in qualsiasi sito, confrontando i periodi di esposizione e di non esposizione tra i pazienti con prescrizioni di tiazolidinedioni. Questa associazione era simile tra uomini e donne e tra soggetti trattati con rosiglitazone o pioglitazone. L'aumento del rischio era anche evidente considerando i siti di frattura, tra cui femore, spina dorsale, braccio, piede, polso o mano. Il rischio aumentava al crescere della durata di esposizione a tiazolidinedioni: RR 2,00 (1,48-2,70) per almeno 4 anni di esposizione.
CONCLUSIONI Tra i soggetti con storia di fratture, il rischio di fratture aumentava nei periodi di esposizione a tiazolidinedioni (sia rosiglitazone che pioglitazone) rispetto ai periodi senza i farmaci. L'aumento del rischio è stato osservato in uomini e donne, e in alcuni siti di frattura. Inoltre il rischio aumentava al prolungarsi dell'esposizione.