EPATITE COLESTATICA ACUTA DA FENOFIBRATO



ACUTE CHOLESTATIC HEPATITIS INDUCED BY FENOFIBRATE
Hajdu D, Aiglová K, Vinklerová I, Urbánek K.
J Clin Pharm Ther 2009; 34:599-602



RIASSUNTO
Il fenofibrato, un derivato dell'acido fibrico, è un agente ipolipemizzante largamente usato in pazienti affetti da ipertrigliceridemia. I più comuni effetti avversi riportati con questo farmaco sono disturbi gastrointestinali, rush cutanei, prurito, mal di testa, vertigini e miopatia, raramente rabdomiolisi. Gli effetti avversi sul fegato di solito si limitano a un innalzamento dei livelli serici di aminotrasferasi, mentre meno frequentemente si può avere formazione di calcoli. L'epatite, sia acuta che cronica, si ha molto raramente.
Si riporta il caso di un paziente senza storia pregressa di patologie epatiche in cui è stata rilevata una epatite colestatica acuta, probabilmente indotta dal fenofibrato.
Una donna di 50 anni è stata ricoverata in ospedale a causa di un ittero comparso 5 giorni prima. La paziente era in cura da tre anni per ipertensione arteriosa e aveva subito un intervento per l'innesto di un bypass aorto-coronarico 5 mesi prima del ricovero. Dopo tale intervento la paziente aveva cominciato ad assumere atorvastatina 20 mg una volta al giorno e citalopram 20 mg una volta al giorno. Due settimane prima della comparsa dell'ittero la terapia con statine era stata completata con fenofibrato 200 mg al giorno. Prima dell'inizio della terapia con fenofibrato, la paziente presentava normali livelli serici di enzimi epatici e bilirubina. Inoltre non era presente una storia familiare di malattie epatiche.
Al momento del ricovero i test di laboratorio mostravano bilirubina serica a 534,0 µmol/L (coniugata 440), fosfatasi alcalina (AP) a 8,76, gamma-glutamil transpeptidasi (GGT) a 20,92, alanina aminotransferasi (ALT) a 2,6, aspartato aminotransferasi (AST) a 3,64 mckat/L. Sono state ecluse inoltre epatite A, B, C e malattie di origine metabolica o autoimmune. La causa più probabile dell'epatite colestatica era dunque da ricercare nella tossicità da farmaci. Tutti i potenziali farmaci tossici (atorvastatina, citalopram e fenofibrato) sono stati sospesi al momento del ricovero, ma fenofibrato restava la causa più probabile del danno epatico per via delle relazioni cronologiche. La sospensione di fenofibrato e la somministrazione di acido ursodesossicolico determinava un rapido miglioramente del quadro clinico della paziente.