RIASSUNTO
Gli estratti di iperico, o erba di San Giovanni, preparati dalle parti
aeree di Hypericum perforatum, contengono numerosi ingredienti
farmacologicamente attivi, tra cui naftodiantroni (ad esempio, ipericina
e i suoi derivati), derivati florogucinolici (ad esmpio, iperforina, che
inibisce la ricaptazione di numerosi neurotrasmettitori, inclusa la serotonina)
e flavonoidi. Questi estratti sono ampiamente usati per il trattamento
della depressione lieve o moderata. In monoterapia, l'iperico ha un profilo
di sicurezza incoraggiante. Tuttavia, sono state riportate interazioni
rilevanti, talvolta potenzialmente letali, specialmente con farmaci che
risultano essere substrati del citocromo P450 o della glicoproteina P.
Interazioni ben documentate dell'iperico comprendono (1) ridotte concentrazioni
ematiche di ciclosporina, come suggerito da diversi case report e trial
clinici, (2) sindrome serotoninergica o letargia quando co-somministrato
con inibitori della ricaptazione della serotonina, (3) gravidanze indesiderate
in donne che assumono contraccettivi orali, (4) ridotte concentrazioni
plasmatiche di antiretrovirali (come indinavir o nevirapina) e di antitumorali
(come irinotecan o imatinib). L'iperforina, che si ritiene contribuisca
all'azione antidepressiva dell'iperico, è anche fortemente sospettata
d'essere responsabile delle interazioni descritte.
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