L'Agenzia
Europea dei Medicinali (EMEA) ha adottato delle raccomandazioni allo scopo
di minimizzare il rischio di fibrosi sistemica nefrofenica (NSF) correlata
all'uso dei mezzi di contrasto contenenti gadolinio nei pazienti
a rischio di sviluppare la malattia.
I mezzi di contrasto contenenti gadolinio sono utilizzati nei pazienti
sottoposti ad esami di imaging in risonanza magnetica (MRI) o angiografia
eseguita tramite risonanza magnetica (MRA). Il Comitato per i Medicinali
per Uso Umano (CHMP) dell'Agenzia ha effettuato una valutazione di questi
mezzi di contrasto a causa dell'associazione tra l'utilizzo dei mezzi
di contrasto contenenti gadolinio e l'NSF, una condizione rara, grave
e talvolta fatale caratterizzata dalla formazione di tessuto connettivo
nella pelle, nelle giunture, nei muscoli e negli organi interni, nei pazienti
con gravi problemi renali.
COMUNICATO
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