RIASSUNTO
La sindrome del QT lungo (QT long syndrome, LQTS) è
caratterizzata dal prolungamento dell'intervallo QT, così come
da una propensione allo sviluppo della sincope e della morte cardiaca
improvvisa causati da un'aritmia ventricolare polimorfica maligna chiamata
torsades de pointes (TdP). L'intervallo QT è misurato dall'inizio
del complesso QRS fino alla fine dell'onda T e può essere influenzato
sia dalla velocità di conduzione ventricolare che dalla velocità
di ripolarizzazione. Nella maggior parte dei casi, il prolungamento dell'intervento
QT è causato da fattori che prolungano la durata del potenziale
d'azione, in modo particolare ritardando la fase 3 di ripolarizzazione.
Il meccanismo molecolare è noto solo parzialmente. Ci sono due
meccanismi ben descritti: il blocco della cavità del canale ionico
HERG o un traffico proteico anormale necessario al posizionamento delle
subunità di HERG nella membrana cellulare. Entrambi questi meccanismi
danneggiano la corrente veloce di potassio (IKr). Tuttavia il blocco del
canale ionico non è l'unica condizione che genera TdP. Altri fattori
possono giocare un ruolo importante, ad esempio etereogenità del
miocardio, interazioni tra farmaci, polimorfismo genico e disturbi elettrolitici.
Diversi
farmaci sono stati ritirati dal mercato a causa dell'induzione del prolungamento
dell'intervallo QT e dell'aritmia. È necessario studiare i processi
coinvolti nel prolungamento dell'intervallo QT per comprenderli a fondo
e prevenire le aritmie potenzialmente dannose per la vita.
Molti farmaci agenti sul sistema nervoso sono stati implicati nel prolungamento
dell'intervallo QT. A parte i composti antidepressivi e antipsicotici,
alcuni hanno mostrato di prolungare l'intervallo QT in vivo. Tra questi,
gli oppioidi, specialmente metadone, anestetici inalatori e alcune preparazioni
usate per il trattamento della tosse. Questi farmaci hanno intervalli
terapeutici stretti o possibili interazioni farmacologiche che portano
a tossicità clinica manifestata come aritmie. Condividono la capacità
di bloccare i canali del potassio (HERG), prolungare il potenziale d'azione
dell'intervallo QT e generare aritmie o TdP come tipicamente osservato
per antiaritmici, antistaminici, procinetici, psicotropi e agenti antinfettivi.
I rilassanti muscolari come alcuronio, pancuronio e atracurio, associati
o non associati ad atropina, prolungano significativamente l'intervallo
QT. Metadone è l'oppioide più strettamente associato a prolungamento
QT; con potenza decisamente inferiore, buprenorfina e ossicodone possono
bloccare i canali HERG e deprimere la corrente IKr in vitro. I chemioterapici
antineoplastici come antraciclina, farmaci alchilati, alchilanti e cisplatino
sono associati ad alterazioni elettrocardiografiche, tra cui il prolungamento
QT, e l'emesi a diversi gradi.
E' molto importante considerare gli effetti sinergici sul prolungamento
QT quando vengono somministrati antiemetici come gli antagonisti del recettore
5-HT3 (granisetron, ondansetron e dolasetron). La conoscenza delle loro
proprietà farmacologiche è di vitale importanza per evitare
l'esposizione di soggetti particolarmente vulnerabili, come quelli con
sindrome congenita da QT lungo e della popolazione generale, a un rischio
non necessario di aritmie potenzialmente fatali.
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