RIASSUNTO
SCOPO È stata valutata l'efficacia di un intervento da parte
del farmacista nelle cure sanitarie in casa nel risolvere le discrepanze
terapeutiche individuate tra il trattamento intra-ospedaliero e le cure
domiciliari.
METODI Sono stati inclusi nello studio i pazienti con età
>= 50 anni con diagnosi qualificanti che sono passati dal ricovero
ospedaliero alle cure in casa. I pazienti venivano assegnati al gruppo
controllo o al gruppo intervento tenendo conto della collocazione geografica
del domicilio del paziente. Per il gruppo intervento, il coordinatore
dello studio iniziava la consultazione con il personale di assistenza
domiciliare per facilitare la risoluzione di eventuali discrepanze. I
pazienti del gruppo controllo ricevevano cure quotidiane dopo la prima
visita a casa da parte del coordinatore dello studio. Il test di equivalenza
è stato condotto per valutare la comparabilità tra i gruppi
per le variabili demografiche e sullo stato di salute e l'uso dei servizi
sanitari.
RISULTATI Sono state identificate 490 discrepanze terapeutiche.
I tassi di risoluzione della discrepanza nei gruppi di intervento e controllo
sono stati rispettivamente 67,0% e 54,6%. Il lavoro del gruppo intervento
era associato alla risoluzione aumentata della discrepanza farmacologica
(r=0,539; p=0,001). C'era una tendenza verso più visite mediche
pianificate e non pianificate e una tendenza verso un maggior numero di
giorni per un nuovo ricovero ospedaliero.
CONCLUSIONI Una collaborazione tra farmacista e operatore sanitario
domiciliare, destinata a migliorare e risolvere le discrepanze nei pazienti
che transitano dall'ospedale a casa, induce un miglioramento significativo
nella risoluzione delle problematiche terapeutica riscontrate.
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